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Studio con Metodo Pagina 126 I FENICI
La navigazione STORIA
Navigare in mare aperto
Il commercio via mare si sviluppò grazie alla capacità dei Fenici di
costruire navi grandi e robuste. viaggi in mare aperto
Le navi mercantili dovevano affrontare lunghi viaggi in mare aper- All’inizio i marinai navigavano
to, perciò era necessario renderle il più possibile sicure, in grado di “a vista”, cioè restavano
vicino alla costa in modo
resistere a tempeste e mareggiate. Ecco perché i Fenici intro- da poterla sempre “vedere”.
dussero alcune innovazioni: la più importante fu la chiglia 1 , una I coraggiosi marinai fenici
impararono a navigare
lunga trave di legno che attraversava tutta la lunghezza della nave e in mare aperto, cioè
la rendeva più stabile. allontanandosi dalla costa.
2 Alla chiglia LA DISCIPLINA
venivano fissate 5 Per sfruttare bene
le fiancate, alte i venti, al centro dello
e robuste in scafo era posizionato un
modo da poter albero con una grande
resistere ai colpi vela quadrangolare.
delle onde. 5
3 Il timone era
formato da
due remi, uno
per ciascuna
fiancata: in
questo modo 3
era possibile
mantenere la
giusta direzione 2
anche in caso 6 Lo scafo largo
di mareggiata. 6 consentiva di
4 caricare grandi
quantità di merci.
4 Quando la nave era in porto, una pesante 1
ancora di ferro la teneva ferma.
Navigare in mare aperto significava affrontare viaggi che duravano
molti giorni. I marinai, perciò, avevano bisogno di orientarsi anche
durante la notte, senza l’aiuto della luce del Sole.
Impararono così a osservare il cielo e a riconoscere la Stella Po-
lare: sapendo che questa stella indicava il nord, erano sempre in
grado di capire in quale direzione procedeva la nave.
Esercizi Pagine 159 e 160 71