Page 106 - missione italiano progredire
P. 106
LEGGERE E CAPIRE
A PRANZO... CAPRICCI!
A PRANZO... CAPRICCI!
1 Leggi la storia ad alta voce prestando attenzione alla
punteggiatura: ti aiuterà a dare il giusto tono alla voce.
C’era una volta una bambina che si arrabbiava spesso,
facendo dei grandi capricci.
Un giorno c’erano gli spinaci per pranzo e Martina
odiava gli spinaci, tanto che si rifiutò di mangiarli.
– Andiamo Martina, sono buonissimi! – dissero i genitori.
– Puah! – rispose Martina – Non ne voglio.
I genitori decisero che non le avrebbero dato nient’altro
da mangiare e allora Martina decise di fare i capricci.
All’inizio non ci fu che un piccolissimo capriccio: lo si vide apparire
sulla tavola con i piedini a forma di spinaci.
I genitori non ci fecero caso, sicuri che sarebbe scomparso come gli
altri capricci, ma... si sbagliavano: il capriccio rotolava come una palla
di neve e raccoglieva tutto ciò che incontrava. Ben presto non ci fu più
spazio in casa e il capriccio uscì in strada...
Lì si trovava a suo agio: batteva i piedi, faceva le smorfie e un baccano
tremendo. Tutti venivano a vederlo. I turisti scattavano perfino delle foto!
Arrivarono anche la maestra e i compagni di Martina.
– Che buffo! Un capriccio così grande per un po’ di spinaci! È troppo
forte! Da spanciarsi! – dicevano i compagni.
Martina guardò il suo capriccio: lo trovò divertente e cominciò a ridere.
Il capriccio però non era contento che lo si prendesse in giro e si
arrabbiò. Si mise a rotolare. Rotola rotola, andò a sbattere contro un
sasso appuntito e... PFFFUIIIT si sgonfiò e scomparve!
Allora Martina poté tornare a tavola e, da quel giorno,
sta sempre molto attenta ai grandi capricci. Anzi, non
ne fa quasi più.
Ma... continuano a non piacerle gli spinaci, benché
ora si sforzi di inghiottirli facendo mille smorfie!
Henriette Bichonnier, Martina e il gran capriccio, Editrice Piccoli
104 Leggere e capire un testo narrativo; rispondere a quesiti con risposta a scelta multipla.