Page 118 - missione italiano progredire
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FACCIAMO UNA PROVA!
                FACCIAMO UNA PROVA!

                   LEGGERE E COMPRENDERE UN TESTO





              ♦ Leggi questa storia.


              Storia della Luna e dei dromedari

              Una volta la Luna era fatta di formaggio, di una caciotta così buona che

              tutti facevano a gara per mangiarla: astronauti, marziani e... dromedari.
              Dovete sapere, infatti, che a quei tempi i dromedari vivevano sulla Luna.

              Quando arrivavano gli extraterrestri da Marte, scendevano dalle loro
              astronavi carichi di cucchiai, piatti e pentole, pronti a raccogliere anche

              la panna sotto la crosta della Luna.

              I dromedari, allora, si accucciavano vicino alle montagne e, appena i piatti
              erano colmi, allungavano il collo e rubavano tutto quello che potevano.

              Bisognava vedere le facce degli extraterrestri quando se ne accorgevano:
              da verdi che erano diventavano viola di rabbia, ma poi riempivano di

              formaggio le loro pentole e se ne andavano.
              Così a poco a poco la Luna diventò tutta un buco: sembrava un gruviera

              morsicato dai topi.

              E fu allora che cominciò a scomparire: diventò una fettina sottile, appena
              una falce, così magra che i dromedari non sapevano più che cosa mangiare.

              – Bisogna migrare! – disse allora il dromedario capo, e iniziò a scrutare
              lo spazio in cerca di un nuovo posto dove andare a vivere.

              Immaginatevi la sua gioia quando vide un pianeta a forma di palla.
              – La Terra, la Terra! – gridò all’improvviso.

              E siccome da lassù i deserti sembravano formaggio grana, i dromedari,

              al grido di “Prima io! Prima io!”, presero la rincorsa, fecero un gran salto
              e si lanciarono verso la Terra.

              In quella confusione, però, persero l’equilibrio, e così non atterrarono sulle
              zampe, ma sulla schiena. Che dolore! Per il gran colpo ai dromedari crebbe

              un enorme bernoccolo sul dorso.
              Da quel giorno hanno la gobba.


                                                     Emanuela Nava, Quando i babbuini andavano al cinema, Feltrinelli Kids





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