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EDUCAZIONE
AMBIENTALE
Combustibili fossili perché…
I combustibili fossili sono usati in abbondanza e da molto tempo
perché “sprigionano” una grande quantità di energia.
Per questo motivo, il carbone ha accompagnato lo sviluppo
dell’industria già a partire dal XVIII secolo.
Circa 150 anni fa si iniziò anche a estrarre il petrolio e, con il
tempo, a ricavarne diversi combustibili. Esso ancora oggi è pre-
zioso perché si trova solo in alcune parti del mondo, perciò è
chiamato “oro nero”.
L’uso dei combustibili fossili, inoltre, oggi ha un costo più basso
rispetto a quello delle energie rinnovabili, come quelle ottenute
dal Sole e dal vento.
Quali problemi?
I giacimenti sono destinati a esaurirsi: alcuni esperti prevedono
che le riserve di petrolio potrebbero finire tra circa 50-70 anni.
Perciò, i combustibili fossili sono fonti di energia non rinnovabili.
Essi, inoltre, sono inquinanti: bruciando, producono anidride
carbonica che si aggiunge a quella dell’atmosfera. Questo feno-
meno è collegato all’aumento della temperatura della Terra, cioè
al riscaldamento globale che scoprirai alla pagina seguente.
Come già sai, la combustione libera anche altre emissioni, come
gas e particelle, dannose per la nostra salute e per l’ambiente.
TROVARE
ALTERNATIVE In vari Paesi, per esempio il Brasile e gli
Stati Uniti, è molto usato un combusti- 1
bile di origine vegetale, il bioetanolo.
È ottenuto da piante come il mais e la canna da zucchero. 4
anidride
Osserva lo schema: (1) una pianta di mais assorbe anidride carbonica, carbonica
mediante la fotosintesi clorofilliana; (2) dalla pianta si ricava il bioetanolo;
(3) nel motore di un veicolo avviene la combustione del bioetanolo; (4) l’anidri-
de carbonica così prodotta può essere assorbita da un’altra pianta di mais.
In questo modo non si produce anidride carbonica in eccesso. 3 2
Tuttavia, coltivare piante per ricavare il bioetanolo pone dei problemi perché
per fare spazio ai campi, si eliminano le foreste. Parlane con i compagni.
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