Page 80 - CIAO SCUOLA 3_Letture e scrittura
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CI SIAMO! E INVERNO
IL PICCOLO ABETE DA ASCOLTARE
LA STORIA
Un piccolo abete stava in un bosco sulla montagna. A Natale qualcuno
lo prese e lo porto in città. Rimase per dieci giorni in un vaso stretto,
dentro una casa, coperto di addobbi colorati.
Dopo le feste, fu piantato in un’aiuola del cortile, vicino ad altri tre
alberelli malandati. Si sentiva stanco dopo tutti quei cambiamenti,
ma era vivo, e cominciò a nutrirsi e a respirare.
Il piccolo abete, però, era infelice. Raccontava agli altri alberi com’era
bella la sua montagna: i prati, la terra buona, il sole da mattina a sera.
I tre alberelli lo ascoltavano, ma non avevano mai visto niente di
simile e pensarono che quelle fossero bugie.
Una sera arrivò in città il vento fresco di montagna: riconobbe
l’abetino e scese a muovergli un po’ i rami. Il piccolo abete,
con voce stanca, gli disse che aveva nostalgia dei monti.
– Preparati per un viaggio! – esclamò il vento.
Cominciò a girare in tondo come una trottola: l’abetino si
sentì strappare le radici e trascinare su, sempre più su...
Poi scese piano piano e si trovò nel buco che le sue
radici avevano lasciato sulla montagna. Era tornato!
Quando si risvegliò, il mattino dopo, vide i tre alberelli del
cortile: il vento aveva trascinato anche loro, posandoli
dentro tre tane abbandonate dalle marmotte.
– Adesso mi credete? – chiese il piccolo abete.
Certo, gli credevano! E muovevano i rami, felici.
R. Piumini e F. Altan, Mi leggi una storia, Einaudi Scuola
RISPETTIAMO LA NATURA
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L’abetino della storia è stato strappato via dal suo bosco e portato in
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una casa di città, solo per essere decorato a Natale. Che cosa ne pensi?
Sicuramente avrà portato gioia in casa durante le feste ma, come dice
il racconto, era infeliceera infelice. Perché? Parlatene insieme.
Ascolta
78 la storia.