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I IL DIARIO
                                                                                                                         L
                                                                                                                           DI
                                                                                                                              A
                                                                                                                                   O
                                                                                                                                  I
                                                                                                                                R
                  Il diario di Anna

                  Sabato 20 giugno 1942

                  A una come me, scrivere un diario fa un curioso effetto. Non soltanto
                  perché non l’ho mai fatto, ma perché immagino che poi né io né altri
                  potremmo aver voglia di rileggere gli sfoghi di una scolaretta.
                  Però, a me piace scrivere e soprattutto aprire il mio cuore su ogni
                  genere di cose.
                  “La carta è più paziente degli uomini”: riflettevo su queste parole in

                  una delle mie giornate un po’ tristi. Proprio così, la carta è paziente,
                  e non ho affatto intenzione di far poi leggere ad altri questo
                  quaderno che porta il nome di “diario”, a meno che un giorno io non
                  trovi un amico o un’amica che siano veramente “l’amico” o “l’amica”.
                  Eccomi al punto da cui ha preso origine quest’idea del diario: io non
                  ho un’amica.
                  Ho dei cari genitori e una sorella di sedici anni; conosco
                  una trentina di ragazze e alcune di queste potrei dire che
                  sono mie amiche, ho dei parenti, care zie e cari zii, un buon

                  ambiente familiare; no, apparentemente non mi manca
                  nulla... salvo l’amica. Con nessuno dei miei conoscenti
                  posso far altro che chiacchiere, né parlare d’altro che
                  dei piccoli fatti quotidiani.
                  Non c’è modo di entrare più in confidenza, ecco il punto.
                  Forse tutto questo è colpa mia; comunque è una realtà,
                  ed è un peccato non poterci far nulla.

                  Perciò questo diario. Allo scopo di dar maggior rilievo
                  nella mia fantasia all’idea di un’amica tanto attesa, non
                  mi limiterò a scrivere i fatti nel diario, ma farò del diario
                  l’amica, e l’amica si chiamerà Kitty.
                  Anna Frank, Diario, Einaudi





                       ME FUNZIONA
                     O
                   C COME FUNZIONA il diario
                    	Rispondi.

                 	   	 Quando	è	stata	scritta	questa	pagina	di	diario?	....................................................................................................
                 	   	 Perché	Anna	decide	di	tenere	un	diario?	......................................................................................................................
                 	   	 Chi	è	Kitty?	................................................................................................................................................................................................

                    	Questa	pagina	riporta	soprattutto:
                 	     		 i	sentimenti	e	le	riflessioni	di	Anna						  		 gli	avvenimenti	dell’infanzia	di	Anna


                                                                                                                                   59
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