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NELLA FORESTA AMAZZONICA
Fratello e sorella rabbrividirono: quella foresta era il luogo più sinistro che
avessero mai visto in vita loro. Annie e Jack s’incamminarono attraverso il fit-
to fogliame, quasi privo di luce nonostante il sole fosse alto nel cielo.
Si muovevano cautamente fra gli alberi enormi.
D’un tratto Annie si bloccò.
– Che cos’è questo strano rumore?
Jack si mise in ascolto e avvertì una sorta di crepitio: sembrava che qualcuno
stesse camminando sulle foglie.
Un esercito di formiche, milioni e milioni, stava avanzando rapidamente.
– Scappiamo! Presto, da questa parte! – urlò Jack.
Sbucarono sulla riva di un fiume. L’acqua melmosa e marrone scorreva lenta.
– Guarda! – esclamò Annie, indicando un grosso tronco scavato che galleg-
giava vicino alla riva. – Sembra una canoa!
Intanto, il terribile crepitio delle formiche legionarie si avvicinava sempre più.
– Saliamo! – Jack si sedette con prudenza all’interno del tronco cavo aiutan-
do la sorellina a salire.
Annie si sporse e spinse con tutte e due le mani l’imbarcazione lontano
dalla riva. Non avevano remi.
– Jack, guarda che simpatico pesciolino! – disse Annie.
Un pesce grigiastro nuotava vicino alla canoa. Aveva il ventre
rosso e dei dentini affilati come rasoi.
– Quello è un piranha! – urlò Jack. – Divora tutto! Anche le
persone! Dobbiamo tornare sulla riva.
– E come? – chiese Annie.
La canoa stava scivolando sotto alcune liane.
– Afferrerò una liana – disse Jack – e la tirerò verso di me.
Mentre passavano sotto i rami, Jack si alzò e tese la mano.
– Presa!
146 IL RACCONTO D’AVVENTURA