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IL PASSATO
VICINO
COMUNICARE: IERI E OGGI
Comunicare vuol dire “mettere in comune”, cioè esprimere i nostri pensieri e
le nostre emozioni e condividerli con gli altri.
Un tempo la comunicazione tra persone lontane era affidata solo alle
lettere di carta, con la busta, il francobollo e l’indirizzo scritto a mano.
Si impiegava molto tempo per scriverle, per spedirle, per riceverle e
anche per rispondere, eppure erano il mezzo di comunicazione più uti-
lizzato prima che venisse inventato il telefono.
In passato, i progressi nei modi di comunicare sono stati molto lenti. Negli
ultimi anni, invece, è avvenuta una rivoluzione tecnologica che ha cambia-
to completamente il modo di comunicare.
Trent’anni fa si parlava attraverso una cornetta, usando il telefono di casa o
i telefoni pubblici delle cabine telefoniche, che funzionavano a gettoni.
Con l’avvento dei telefonini e di Internet moltissime comunicazioni si sono
trasformate in SMS, e-mail, messaggi in chat e sui social network. Oggi al suo-
no del citofono si preferisce un messaggio, e uno squillo
al cellulare significa “sono arrivato”; per raccontare
le vacanze si crea un album di foto online con
didascalie, piuttosto che mostrare di persona le
fotografie stampate; per condividere con qualcu-
no le ultime novità si invia una e-mail.
Prima, nella chiusura di una lettera affettuosa,
non mancava mai un “Ti voglio bene”, mentre
oggi ci si accontenta di un rapido “TVB”.
Che i sentimenti viaggino con un mezzo elet-
tronico o nelle borse dei postini, quel che
conta è la voglia di comunicare e di sentirsi
vicino alle persone care!
Natalia Latis
SCRIVERE
Chiedi a un adulto: come funzionava la cabina con il telefono a gettoni? Che cos’era la scheda
telefonica? Come si usava? Prova poi a spiegarlo con le tue parole.
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