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IL RACCONTO FANTASTICO SCRIVO
STORIA DI UN PELUCHE
Quando si gioca, sembra che i giocattoli diventino “vivi”... Sei d’accordo?
Leggi questo racconto fantastico.
Mi sono perso
Sono un orso di peluche. Sono nato in una grande fabbrica di giocattoli. Ho trascorso la
mia infanzia nella vetrina di un negozio.
Ricordo che in un giorno di primavera sono stato comprato, mi hanno chiamato Lollo e
infilato in una tasca, perché sono piccolino. Per fortuna avevo la testa fuori. Faceva freddo
ed era piacevole sentire un po’ di caldo. Credo di essermi addormentato.
All’improvviso ho sentito un colpo. Ero caduto nell’erba.
Subito dopo ho capito di essere solo, perso nel bel mezzo di un bosco.
Poco a poco si è fatto buio e, quando la luna si è levata in cielo, pensate un po’... anch’io
mi sono alzato! Le mie gambe e le mie braccia si muovevano come
quelle di un orso vero.
Sembra che succeda la stessa cosa a tutti i peluche. Quando si è soli
nel bosco e sorge la luna, noi animali di peluche diventiamo vivi.
Ho camminato tutta la notte. All’alba sono arrivato fuori dal bosco
e ho incontrato un altro orso di peluche, molto più grande di me.
Insieme a lui c’era un altro orso ancora, tutto bianco. Li ho seguiti.
A un tratto ho visto anche una scimmia, un elefante e un gatto.
Tanti animali, tutti di peluche, poco alla volta uscivano dalla pe-
nombra e mi guardavano.
– Sei stato perso anche tu? – mi hanno chiesto.
Olga Lecaye e Grégoire Solotareff, Mi sono perso, Babalibri
Come può continuare il racconto? Immagina di essere tu l’orso di peluche e scrivi un finale.
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