Page 19 - il mio primo libro
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UNA BELLA IDEA!
Ricordate? Il temporale se n’è andato... E adesso,
che cosa succederà?
– Tutto è bene quel che finisce bene! – esclama la
lepre sfregandosi le zampe. – Come sono contenta!
Sì, il temporale non ha fatto grossi danni. Solo il
ciliegio è rimasto ferito.
– Poverino... – sospira il riccio, che ha un animo
sensibile.
Il ciliegio però non è un tipo che si lamenta. Anzi,
rassicura gli animaletti suoi amici.
– La ferita guarirà presto – dice. – Rimarrà solo una
cicatrice. Però...
L’albero vorrebbe aggiungere qualcosa, ma esita.
Infine si decide: – Io non potrò mai lasciare il mio
posto, ai margini del bosco...
– Non ti piace stare qui? – chiede lo scoiattolo.
– Oh, mi piace, davvero! – si affretta a precisare il
ciliegio. – Sto bene in vostra compagnia, siete dei
veri amici. Mi raccontate tante cose che succedono
nel bosco e ancora più lontano. Mi parlate di posti
così strani, così interessanti...
Gli animaletti lo ascoltano in silenzio, attenti. Il ciliegio
continua: – Ecco, mi piacerebbe che almeno quel
mio ramo strappato dal temporale potesse girare un
po’ il mondo, conoscere posti diversi, vivere qualche
avventura...
– Ci pensiamo noi, non è vero? – propone il tasso.
Gli altri animaletti sono d’accordo. Il ramo è pesante
ma, se uniranno le loro forze, riusciranno a sollevarlo
e a portarlo... Dove?
Il gufo ha un’idea: – Portiamolo fino alla casa
di quell’umano con il nome che assomiglia al
tuo: Mastro Ciliegia. Ho saputo che è un bravo
falegname, capace di trasformare i pezzi di legno
in sedie, tavoli, ruote...
Il ciliegio freme d’emozione: una ruota gira e gira e
viaggia sempre!
– Sì, sì, affidatelo a quell’umano che sa fare simili
magie! – esclama.
Allora gli animaletti raccolgono il ramo e lo portano
fin sul sentiero e poi si avviano verso il paese.
Dall’alto il gufo indica la via: lui sa dove abita il
falegname che chiamano Mastro Ciliegia.
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