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SAGGI ANIMALI PARLANTI




































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                                                               U
                                                                               N
                                                           GUIZZINO                                   L'INSEGNANTE
                                                                    IZ
                                                           G
                                                                                   O
                                                                                                            LEGGE
                         In un angolo del mare lontano lontano, viveva una famiglia di pesciolini tutti rossi.
                         Solo uno era nero come una cozza. Nuotava più veloce degli altri. Si chiamava Guizzino.
                         Un brutto giorno un grosso tonno, feroce e molto affamato, apparve tra le onde. In un solo
                         boccone ingoiò tutti i pesciolini rossi. Solo Guizzino riuscì a fuggire. Nuotò lontano.
                         Era spaventato e si sentiva solo e molto triste.
                         Ma il mare era pieno di sorprese: una medusa che aveva i colori dell’arcobaleno, un’aragosta
                         che si muoveva come una ruspa arrugginita, pesci misteriosi che sembravano tirati da fili
                         invisibili, una foresta di alghe che parevano caramelle variopinte, un’anguilla così lunga che a
                         volte si dimenticava la coda, e anemoni di mare che ondeggiavano come palme nel vento.
                         A poco a poco, nuotando fra una meraviglia e l’altra, Guizzino tornò a essere felice.
                         Ed ecco che nell’ombra degli scogli e delle alghe scoprì una famiglia di pesciolini rossi,
                         proprio come quelli del suo branco.
                         – Andiamo a nuotare nel sole e a vedere il mondo! – esclamò felice.
                         – Non si può, – risposero i pesciolini – i grandi tonni ci mangerebbero.
                         – Ma non si può vivere così nella paura – disse Guizzino. – Bisogna pur inventare qualcosa.
                         Guizzino pensò, pensò a lungo. E improvvisamente disse: – Ho trovato: noi nuoteremo tutti
                         insieme come il più grande pesce del mare!
                         E spiegò che dovevano nuotare tutti insieme vicini, ognuno al suo posto.
                         Quando ebbero imparato a nuotare vicini, disse: – Io sono l’occhio.
                         Così, nuotarono nel grande freddo del mattino e nel sole del mezzogiorno e, tutti uniti,
                         riuscirono a mandar via i grandi pesci cattivi.
                         Leo Lionni, Le favole di Federico, Einaudi Ragazzi



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