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PICCOLI E GRANDI
LA FOCACCIA PIÙ GRANDE
Nel terzo di luna dell’anno millante
compiva nott’anni un bimbo gigante.
Pensò la sua mamma: “Gli do una focaccia
che tanto lo invogli, che molto gli piaccia”.
La fece col latte di mucche duecento,
portato, per acqua, con un bastimento,
farina a quintali e zucchero e infine
il rosso dell’uovo di mille galline.
La mamma gigante, per ben mescolare,
versò tutto quanto nel fondo del mare,
spalmò sulla teglia del burro nostrano,
posò la focaccia in bocca a un vulcano;
ci mise poi sopra lo zucchero a velo,
e una candela più alta del cielo,
così luminosa che anche perfino
il sole d’agosto pareva un lumino.
Il bimbo gigante mangiò tante fette
di quella focaccia che infine dovette
restarsene a letto con l’indigestione,
il male di pancia, la febbre a un milione.
Maria Loretta Giraldo, Rime per tutto l’anno, Giunti
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