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LEGGERE E CAPIRE

                      IL PUPAZZETTO DI ZAccARIA
                      IL PUPAZZETTO DI ZAccARIA





         1  Leggi il testo descrittivo rispettando le pause: allenati
             prima a bassa voce, quindi leggi ad alta voce.

             Da ieri mamma, per fare un favore alla zia Elisa che è
             un po’ ammalata, si prende cura del cuginetto Zaccaria,

             un bambino cicciottello e piagnucoloso che è come se non
             avesse le braccia, perché sono sempre tutte e due impe-
             gnate. Tiene perennemente il pollice della mano destra

             in bocca e con la sinistra stringe forte a sé il suo Gimmi.
             Gimmi è uno scoiattolo, ma finto. Insomma, è un peluche

             che Zaccaria non molla mai. Se lo tiene appiccicato giorno e notte, tanto che il pu-
             pazzo ha l’aria un po’ provata. Ti guarda con i suoi occhi nocciola spalancati, che
             gli danno un’aria non tanto sveglia.

             Gimmi ha la pancia di panno bianco sporco (un tempo probabilmente era bianco
             pulito). Il resto del corpo invece è rossiccio, fatto di una pelliccetta non più tanto
             folta. I peli sono riuniti a ciuffetti disordinati.

             Avrei voluto accarezzarli, ma non appena allungavo la mano, la bocca di Zaccaria
             si apriva e partiva la sirena... Aaaaaaaaaah! Antipatico! Quando si è finalmente
             addormentato, mi sono avvicinato al divano e piano piano gli ho sfilato lo scoiat-

             tolo. Dei passi... Adulto in avvicinamento! Ho ficcato Gimmi sotto un cuscino del
             divano e ho assunto un’aria innocente mentre me la filavo via. Quando Zaccaria si

             è svegliato è successo esattamente quello che doveva succedere. Urla, pianti, strilli.
             Il cuginetto voleva il suo Gimmi. A un certo punto mi sono stufato di far finta di
             cercare anch’io e mi sono seduto sul divano, proprio sopra il cuscino sotto il quale

             avevo nascosto il peluche. SQUIC! ha fatto lo scoiattolo. E poi ancora SQUICSQUIC!
             La mamma ha pensato che l’animaletto fosse finito lì per errore.

                                        – Erano mesi che non mandava più un suono... – si è stupita
                                        – Forse il meccanismo si era inceppato e tu, quando ti ci sei
                                        seduto sopra, l’hai rimesso in funzione. Che fortuna!

                                        Che fortuna, già... Ora che ha ritrovato la voce, Gimmi non sta
                                        zitto un secondo, perché Zaccaria lo soffoca di abbracci e quindi
                                        gli schiaccia la pancia a ripetizione. SQUICSQUICSQUICSQUIC

                                        fa lo scoiattolo, e mi guarda con i grandi occhi nocciola.

                                                                                                             Maria Vago



    106     Leggere e comprendere un testo descrittivo; rispondere a quesiti con risposta a scelta multipla.
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