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I misteri di MARTE
Il “pianeta rosso” ha sempre esercitato un fascino particolare
sull’uomo, fin da quando gli antichi Greci lo osservavano a
occhio nudo e, quattrocento anni fa, lo scienziato italiano
Galileo Galilei lo scrutava con il suo telescopio.
L’interesse per Marte, però, si accese in modo particolare
nel 1877, quando l’astronomo italiano Giovanni Schiapa-
relli individuò sulla superficie del pianeta un reticolo di
linee misteriose, che chiamò canali e rappresentò con
mappe dettagliate.
La sua scoperta alimentò l’ipotesi che Marte potesse ospi-
tare forme di vita intelligente, capaci di realizzare struttu-
re artificiali, e suscitò un vivace dibattito tra gli scienziati.
Questa idea colpì molto l’immaginazione di tutti, al punto
che da allora iniziarono a diffondersi storie fantasiose sui
marziani, gli “abitanti” di Marte.
Le missioni
In seguito, fu dimostrato che i “canali” erano irregolarità
della superficie del pianeta. Tuttavia, la presenza di calotte
di ghiaccio e di aree scure (interpretate come vegetazione)
rafforzarono l’ipotesi che il pianeta potesse ospitare forme
di vita, seppure semplici. Fu così che, a partire dal 1960, fu
avviata l’esplorazione di Marte.
Fino a oggi sono state compiute circa quaranta missioni.
Più della metà, però, sono fallite: perciò, c’è chi parla di
“maledizione del pianeta rosso”... ma questo aspetto non Nel 2018 il veicolo InSight si è posato su
fa che aumentare il fascino speciale di Marte! Marte, per studiarne la struttura interna.
La missione è ancora in corso.
La prima missione riuscita si ebbe nel 1964,
quando la sonda Mariner 4 arrivò a circa 10 000 km
da Marte e ne scattò una ventina di fotografie.
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