Page 53 - CIAO SCUOLA 3_Letture e scrittura
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IL RACCONTO FANTASTICO
Il mostro cominciò a piangere: probabilmente aveva fame.
Massimo prese il bicchiere di latte dal comodino e lo avvicinò
alla bocca del mostro: il naso a proboscide fece snif-snif e
la lingua si tuffò nel bicchiere risucchiandone il contenuto in
meno di un secondo.
– Bravo! – esclamò Massimo.
Il mostro però si mise a piangere di nuovo. Massimo lo prese
in braccio: ecco il problema, aveva fatto pipì.
– Va bene, provo a cambiarti... – disse. Sostituì il cotone del
nido, lavò il mostriciattolo e lo posò nella scatola.
Ma il mostro non riusciva proprio ad addormentarsi: si rigirava
continuamente tra il cotone, guaiva piano, grattava le pareti
della scatola...
Massimo allora capì: – Hai paura a dormire da solo, vero?
E va bene: siccome sei tanto piccolo, questa notte
ti terrò con me nel letto.
Sollevò il mostro e se lo portò sotto le coperte.
Dormirono abbracciati stretti stretti, così vicini
che fecero gli stessi sogni.
Paola Valente, Cresci cresci piccolo mostro,
Città Nuova Editrice
Massimo gli dà un bicchiere di latte.
Il mostriciattolo piange ancora e Massimo cambia ................................................ nel nido perché
il piccolo aveva fatto ..................................... . Ma il piccolo non riesce ad .................................................... .
Massimo capisce che il ........................................... ha paura di dormire ...............................................
e lo porta nel letto con sé.
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