Page 12 - LIBROAGENDA 4_Letture
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CO M I N C I A M O CO N . . . UNA STORIA DA ASCOLTARE
COMINCIAMO CON...
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O P PU R E S A R Ò . . .
OPPURE SARÒ...
Prima ancora di arrivare allo stagno, il lupo incontra una lepre.
– Ehi, tu, chi sono io? – grida.
La lepre rizza le lunghe orecchie e fugge più veloce che può.
Il lupo la insegue.
– Aspetta! Rispondimi! – grida il lupo.
“Non sono mica matta!” pensa la lepre, e fugge ancora più veloce
facendo lunghi salti di qua e di là. Anche il lupo prova a fare
lunghi salti di qua e di là, ma non ci riesce perché le sue zampe
si muovono veloci una dopo l’altra. Allora il lupo capisce che lui
è tutta un’altra cosa e rinuncia a inseguire la lepre.
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SCAPPANO PROPRIO TUTTI?
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Nello stagno gracidano le rane. Ce n’è una bella grossa che prende
il sole accovacciata su una foglia di ninfea. Quando vede il lupo, la rana
si getta in acqua e scompare nella melma. Anche il lupo si tuffa e riemerge
bagnato e tutto imbrattato. Prova anche a gracidare, ma non ci riesce.
– Questo posto non fa per me... – dice, e si allontana lasciandosi dietro
una scia di fango.
Il lupo comincia a essere un po’ stanco e un po’ deluso.
A un certo punto, un topo gli passa tra le zampe scappando via veloce,
così lui lo insegue fino alla tana. Il topo si infila nella sua tana e il lupo
ci infila il naso: il resto del corpo, però, non ci passa.
– Credo che noi due non siamo nemmeno parenti... – sbuffa,
allontanandosi sempre più triste e deluso.
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