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torie d’autunno
S Storie d’autunno
L’albero del riccio
Una sera d’autunno, sono andato con un mio
amico in un campo pieno di alberi da frutta,
specialmente di meli. Ci siamo nascosti in
un cespuglio, contro vento.
A un tratto, sbucano i ricci, cinque:
due più grossi e tre piccolini. In fila
indiana si sono avviati verso i meli,
hanno girellato tra l’erba e poi si
sono messi al lavoro: aiutandosi
coi musetti e con le gambette,
facevano ruzzolare le mele che il
vento aveva staccato dagli alberi
e le raccoglievano insieme in un
piccolo spiazzo, ben bene vicine
una all’altra.
Ma le mele giacenti per terra si vede che non bastavano; il riccio più
grande, col muso per aria, si guardò attorno, scelse un albero molto
curvo e si arrampicò, seguito dalla moglie. Si posarono su un ramo carico
e incominciarono a dondolarsi, ritmicamente: il ramo oscillò sempre più
spesso, con scosse brusche, e molte altre mele caddero per terra.
Radunate anche queste vicino alle altre, tutti i ricci, grandi e piccoli, si
arrotolarono con gli aculei irti e si sdraiarono sui frutti, che rimanevano
infilzati: c’era chi aveva poche mele (i riccetti), ma il padre e la madre
erano riusciti a infilzare sette otto mele per ciascuno.
Antonio Gramsci, L’albero del riccio, Editori Riuniti
V
DIRE
?
UOL
Che cosa VUOL DIRE?
Che cosa intende l’autore
C
APIRE
quando dice che i ricci Mi piace CAPIRE
hanno girellato tra l’erba? Leggi i titoli che riassumono i fatti principali
Rileggi tutta la frase e di questa storia, poi mettili in ordine
spiega a voce. numerandoli da 1 a 3.
Giacenti vuol dire: La raccolta delle mele
che rotolano Nascosti in un cespuglio
che si trovano
che cadono Arrivano i ricci
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