Page 28 - IL LIBROAGENDA 5_Laboratorio di scrittura
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Popoli del fantasy
Nei racconti fantasy gli scrittori presentano i personaggi delle loro storie
con una grande ricchezza di particolari, in modo che il lettore li possa
immaginare in ogni dettaglio. L’esempio che stai per leggere può esserti
utilissimo nel provare a scrivere come un vero... autore di fantasy!
1 Leggi la presentazione degli Hobbit, protagonisti del celebre fantasy Il Signore degli Anelli,
e soffermati a considerare gli aspetti descritti.
Gli Hobbit
Presentazione degli Il popolo Hobbit è discreto e modesto, amante della pace, della calma
Hobbit in generale e della terra ben coltivata; il suo riparo preferito è una campagna
scrupolosamente ordinata e curata. Gli Hobbit non capiscono e non
amano macchinari più complessi del mulino ad acqua o del telaio a
mano, sebbene siano abilissimi nel maneggiare attrezzi di ogni tipo.
Rapporti con gli Anche in passato erano estremamente timidi; di questi tempi, poi,
uomini evitano del tutto “la Gente Alta”, come ci chiamano, ed è diventato
difficilissimo trovarli.
Presentazione delle Hanno una vista e un udito particolarmente acuti, e benché tendano
caratteristiche fisiche a essere grassocci e piuttosto pigri, sono agili e svelti nei movimenti.
e delle capacità degli Già dalle origini possedevano l’arte di sparire veloci e silenziosi al
Hobbit sopraggiungere di persone che non desideravano incontrare, ma
ora quest’arte l’hanno talmente perfezionata che agli Uomini può
Gli Hobbit e la magia sembrare quasi magica. Gli Hobbit, in realtà, non hanno mai studiato
alcun tipo di magia.
Altre caratteristiche Essi sono minuscoli; anche i più alti fra loro sono più piccoli dei Nani,
fisiche sebbene meno tozzi e robusti.
Gli Hobbit della Contea: Gli Hobbit della Contea erano un popolo allegro e spensierato;
carattere e aspetto portavano vestiti di colori vivaci, preferendo il giallo e il verde.
Raramente calzavano scarpe: i loro piedi erano ricoperti di un pelo
riccio, folto e castano come i loro capelli, e avevano le piante dure
e callose come suole. Più che belli, i loro visi apparivano gioviali,
illuminati da occhi vivacissimi e da guance colorite, con una bocca
Abitudini fatta per ridere, bere e mangiare. Ed era proprio ciò che facevano:
mangiavano, bevevano e ridevano con tutto il cuore. Amavano fare a
tutte le ore scherzi infantili, e pranzavano sei volte al giorno, quando
ne avevano la possibilità. Erano ospitali: feste e regali, che offrivano
con grande generosità e accettavano con entusiasmo, costituivano il
loro massimo divertimento.
J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Bompiani
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