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IL RACCONTO REALISTICO TRASFORMO IL TESTO
RACCONTARE LA PARTE CENTRALE
Nello sviluppo viene descritta la successione di fatti che prende avvio dalla situazione iniziale.
Si tratta quindi della narrazione degli eventi principali del racconto.
Leggi l’inizio e la conclusione del racconto.
Un incontro inaspettato
Pioveva ormai da alcune ore e Marta era in casa da sola.
A un tratto sentì uno strano rumore provenire dalla porta d’ingresso.
Aprì la porta e trovò un gattino. Era tutto bagnato e infreddolito, con gli
occhietti ancora chiusi. ESEMPIO
e.
golar
bambina
a
L
gattino
Il gattino iniziò a miagolare. La bambina lo prese in braccio, speran-
Il
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a
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do che non tirasse fuori gli artigli. Naturalmente... lo fece, ma piano,
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senza farle male. Allora Marta chiuse la porta e lo accarezzò per
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calmarlo, così il gattino capì che poteva fidarsi di lei e si lasciò coc-
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colare. Era molto magro, forse non mangiava da qualche giorno.
c olar e. E r a molto ma gr o, f orse non mangiav a da qu alche giorno.
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o il gattino ba
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ono anche la mamma e il papà che, appena vid
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Intanto arrivarono anche la mamma e il papà che, appena videro il gattino bagnato e affama-
gnato e aff
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to, pensarono a che cosa avrebbe fatto “mamma gatta”: il papà recuperò un vecchio biberon e
to, pensar ono a che c osa avr ebbe f atto “mamma gatta”: il papà r ecuper ò un vec chio biber on e
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la mamma andò ad acquistare del latte artificiale per gatti. Intanto Marta lo aveva asciugato
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delicatamente e lo aveva messo al caldo in una vecchia cesta.
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Poi, la mamma le spiegò come tenere il gatto e il biberon e affidò alla figlia l’importante incarico
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di nutrire il cucciolo.
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Marta continuò molto pazientemente a nutrire il gattino in quel modo per
molti giorni e gli diede anche un nome: Nerino.
Ora al mattino il primo pensiero di Nerino è quello di correre sul letto di Marta:
la sveglia per farsi dare da mangiare.
È intelligente e furbo, gli manca solo la parola!
Inventa tu uno sviluppo della storia. Ricorda che dovrà collegarsi bene con i fatti raccontati
nella situazione iniziale e nella conclusione.
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