Page 60 - MISSIONE INVALSI_ITA5_saggio
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PROVA AUTONOMA • B 4
40 Il cucciolo, atterrito, si sbilanciò capitombolando all’indietro: le fauci
del lupo addentarono appena l’orecchio. Suuri guaì dal dolore.
Il lupo tentò un altro morso, ma qualcosa lo bloccò.
Koti gli piombò addosso e lo catapultò in aria con una zampata. Scara-
ventata a terra la belva guaì, si rizzò e fuggì con la coda tra le zampe,
45 inseguita dall’orsa inferocita. Suuri e Karhu si appiattirono nell’erba,
tremanti, e si strinsero l’un l’altro.
Sandro trasse un sospiro di sollievo. Ma non avrebbe dovuto.
Avvenne tutto in un istante. Foglie in movimento, poi un lampo grigio, e
un balzo sui cuccioli.
50 Un secondo lupo, in combutta con l’altro, era rimasto nascosto in at-
tesa dell’occasione propizia. In pochi secondi si scaraventò sui due
orsetti, che lanciarono un grido disperato. Koti interruppe l’insegui-
mento e si voltò sorpresa, giusto in tempo per vedere il secondo lupo
afferrare al collo Karhu e portarlo via.
55 Sandro non resistette e scattò in piedi. Il lupo, con il cucciolo tra le fau-
ci, si dirigeva verso di lui. Ma era troppo impegnato a tenere sott’oc-
chio l’orsa per accorgersi dell’uomo. Il guardaparco lanciò un urlo e
agitò le braccia con foga. Il lupo, ormai a pochi passi da lui, scar-
tò bruscamente di lato, perdendo la presa sul piccolo. Karhu ruzzolò
60 nell’erba fino ai piedi di Sandro, mentre il lupo si dileguava nel bosco.
Gli occhi del cucciolo, impauriti, fissarono il guardaparco dal basso.
Sandro si chinò ed esaminò l’orsetto. Sembrava incolume. Poi alzò lo
sguardo.
L’orsa lo puntava, ruggendo e sbuffando. La sua furia gelava il sangue.
65 D’istinto, Sandro allungò la mano sulla pistola d’ordinanza. Estrasse
l’arma, poi guardò ancora il cucciolo: Karhu si era rimesso sulle quat-
tro zampe, barcollando un poco.
Koti era ormai a pochi metri. No, non poteva sparare. Con lo scarpo-
ne, Sandro fece ruzzolare l’orsetto in direzione della madre. Questa si
70 fermò e lo investì con un ruggito tanto potente da far tremare le foglie
sulla testa del guardaparco. Il cucciolo si precipitò tra le zampe dell’or-
sa, spaventato ma salvo.
Madre e figlio si allontanarono e raggiunsero Suuri. Poi, tutti e tre, ripre-
sero la via del bosco.
75 Prima di scomparire tra gli alberi, Koti si voltò verso Sandro pietrifica-
to dalla paura e con la mano tremante ancora stretta all’impugnatura
della pistola. Il cuore nelle orecchie, il respiro sospeso. L’orsa sbuffò,
facendo ciondolare il testone, e si eclissò al sicuro tra i faggi.
Il guardaparco si lasciò cadere all’indietro, stremato dall’emozione.
80 Si sdraiò nell’erba e chiuse gli occhi. Tanti anni di servizio al Parco, e
non gli era mai successo niente del genere.
(Tratto e adattato da: Giuseppe Festa, Il passaggio dell’orso, Salani)
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