Page 66 - Letture 2
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SE MI CI METTO...










                                NIE         N   T   E    P     A   U    R    A
                                NIENTE PAURA

                                                                                             LEGGE

                                                                                        L'INSEGNANTE
                C’era una bambina che aveva paura dell’acqua e d’estate non
                voleva mai andare al mare ma solo in montagna.
                La mamma e il papà erano molto preoccupati e avevano
                anche molta voglia di andare in vacanza al mare. Così, decisero
                che la cosa migliore era farlo e basta. E la portarono al mare.
                Be’, la bambina arrivava fino all’ombrellone, e si fermava lì.
                Anche se c’era un caldo pazzesco non si sognava di andare
                a rinfrescarsi i piedi nel mare.
                Un giorno arrivò una bambina nell’ombrellone vicino.
                Era carina e molto ingegnosa: si diede subito da fare per
                costruire un’isola di sabbia, con le palme di plastica e le sdraio
                per le bambole e uno scivolo che finiva in una piccola piscina.
                Che però bisognava riempire d’acqua. La bambina nuova
                chiese alla bambina che aveva paura dell’acqua se voleva
                giocare con lei, e lei disse di sì e giocò stando attenta a non
                schizzarsi addosso l’acqua della piscina quando le bambole
                scivolavano giù dallo scivolo. Comunque, a furia di schizzi la
                piscina si vuotò tre volte, e la quarta volta la bambina nuova
                disse: – Ora vai tu a prendere l’acqua.
                Ovviamente non poteva sapere della paura della sua nuova
                amica, che si trovò davanti a un bel problema: o continuare
                a stare da sola, o affrontare questa benedetta acqua.
                Così si alzò, prese il secchiello e arrivò fino alla riva del mare.
                L’acqua venne verso di lei, e le toccò i piedi.
                Lei si stupì, perché era fresca e gentile. Così fece un passo,
                poi un altro, e prese l’acqua col secchiello come se l’avesse
                sempre fatto.
                Le ci vollero poi parecchi giorni per decidersi a entrare in
                acqua. Ma siccome la sua vicina di ombrellone faceva sempre
                il bagno e sembrava che si divertisse, un giorno, armata di
                braccioli, fece anche lei un bagno vero. E decise che non c’era
                niente di cui aver paura, proprio niente di niente.

                Beatrice Masini, Il casello della buonanotte, Einaudi Ragazzi




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