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PUO SUCCEDERE ANCHE A ME
L A G AR A DI P AP À LEGGE
LA GARA DI PAPÀ
L'INSEGNANTE
Tutti gli anni, il mio papà partecipa a una gara ciclistica molto importante
organizzata nel nostro quartiere. E oggi, domenica, è il gran giorno.
Papà si infila i superpantaloncini nuovi, quelli con la striscia fluorescente, e
fa gli esercizi di riscaldamento. Per concentrarsi meglio, si prepara un caffè.
Mamma, mio fratello Babo e io lo guardiamo immobili, in silenzio,
sprofondati sul divano. Siamo in tuta e cappellino, con fischietti e binocoli
appesi al collo.
Il caffè sale gorgogliante, ma nessuno fiata. Papà se lo versa nella tazzina,
e poi sentiamo il cucchiaino che gira. Sorseggia. Silenzio. Usciamo in fila
indiana. Vincerà. Vincerà?
I ciclisti partono in una nuvola di polvere. Papà pedala con grinta mentre
noi facciamo un tifo da stadio. Fra un’ora saranno di nuovo qui, ma la
linea di partenza sarà il traguardo.
Io, Babo e mamma, lungo il bordo della strada, aspettiamo che arrivino
papà e gli altri. Baffo Bill, il nostro micione, è sull’altro lato della strada,
semiaddormentato in un quadrato di sole. Dovrebbe mancare poco.
L’altoparlante comunica i nomi del gruppetto in testa e sentiamo quello
di papà; ci mettiamo a urlare, sventolando in aria i cappelli.
Ed eccolo, il brillio metallico in fondo alla strada! Urliamo, saltiamo. Proprio
in quel momento, Baffo Bill fa uno sbadiglio e ci viene incontro con tutta
calma, poi si accuccia in mezzo alla strada.
Le bici stanno arrivando!
Papà inchioda davanti a Baffo Bill che, nel frattempo, si lecca le zampine
in mezzo alla strada.
Tutti gli altri, tutti, tagliano il traguardo. Papà invece è arrivato ultimo.
Povero papà, ci sperava tanto!
Mara Dompè, Mamma parla con lo specchio, Mondadori
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