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IL LIBRO DI CINQUE PAGINE






               C’era una volta un bambino che aveva

               fatto un libro di cinque pagine. Alla
               pagina UNO aveva scritto grande il

               suo nome: Giani (spesso dimenticava
               una enne).

               Alla pagina DUE aveva incollato

               una figurina trovata nella scatola dei
               biscotti: una tribù di cacciatori che

               danzavano intorno al fuoco.

               Alla pagina TRE aveva fatto un
               disegno, ma ci aveva rovesciato sopra

               l’aranciata, così l’elicottero rosso si era

               sbiadito e adesso era rosa.
               Alla pagina QUATTRO aveva messo la lista

               della spesa che la mamma gli aveva dato il
               giorno prima: patate, uova, zucchero, un chilo di

               mele, pane. L’aveva fatto perché gli sembrava che nel

               suo libro non ci fossero abbastanza parole.
               Alla pagina CINQUE non sapeva proprio che cosa mettere.

               Provò a incollarci una conchiglia, però poi il libro si chiudeva
               malamente e allora la conchiglia tornò nel cassetto.

               Lo stesso problema si presentò con la matita colorata blu

               (la sua preferita): o il libro non si chiudeva bene, o il pastello
               rotolava via. Grazie alla matita, però, trovò la soluzione.

               Colorò tutta la pagina CINQUE e decise che quella era

               sicuramente la pagina migliore del libro: il mare.
               Con il coperchio di una scatola da scarpe, Gianni fece

               la copertina, così il suo libro risultò intitolato: “Mocassini

               in vero cuoio”. Ora che c’era il libro, Gianni aveva bisogno
               di qualcuno che lo leggesse.


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