Page 75 - PAROLA DI LIBRO 4 e 5 - ASCOLTARE e PARLARE
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ASCOLTARE                                                                            PAROLE E MESSAGGI







                                              UN DIARIO PER AMICO

                                              Gennaio, Capodanno
                                              Avete presente quest’idea che a Capodanno bisogna fare una lista di
                                              “buoni propositi” per cercare di diventare migliori?

                                              Il mio problema è che non è facile pensare a modi per migliorarmi,
                                               perché sono già abbastanza una delle persone migliori che conosca.
                                                Così quest’anno ho fatto il proposito di aiutare GLI ALTRI a
                                                  migliorarsi.
                                                   Una cosa che mi è saltata subito all’occhio è che nessuno in
                                                     famiglia sembra capace di seguire i buoni propositi che fa. Per
                                                     esempio Mamma ha promesso che oggi cominciava ad andare
                                                    in palestra, ma ha passato tutto il pomeriggio davanti alla TV.
                                                  E Papà ha promesso che si sarebbe messo a dieta, ma dopo cena

                                                l’ho beccato in garage che si rimpinzava di cioccolatini.
                                                                                        Jeff Kinney, Diario di una Schiappa, Il castoro







                  GLI INNAFFIATORI NASUTI


                  Mille e mille anni fa, nel cielo del Messico vivevano i
                  quattro Chac, alti come la più alta torre e con un grande,
                  grande naso piantato in mezzo alla faccia bruna. Li
                  chiamavano, perciò, “i nasuti”, ma anche “gli innaffiatori”,
                  perché portavano sempre con sé una zucca piena di acqua
                  fresca, per innaffiare il loro giardino, che era il mondo.
                  Un giorno si accorsero che là in basso, attorno al monte più alto,
                  c’era un gran viavai: uomini e animali discutevano e gridavano, e
                  soprattutto se la prendevano con il popolo delle Formiche.

                  Dentro il monte c’era infatti, ben nascosto, tutto il mais del mondo: il dio
                  del mais lo aveva così protetto da tutto e da tutti, ma le piccole Formiche se
                  ne erano accorte e avevano trovato il modo di rubarlo.
                  Gli innaffiatori decisero allora di aiutare gli uomini e con un’ascia di selce
                  tentarono di squarciare il fianco del monte. L’ascia di selce volò in cielo,
                  disegnando una riga di fuoco, e quando colpì la roccia, il fianco del monte si
                  aprì e il mais dorato ruscellò fuori, per la fame di tutti.

                  Per il calore della saetta i chicchi in parte abbrustolirono e in parte bruciarono.
                  È per questo che in Messico ci sono tre qualità di mais: giallo, nero, rosso.
                                                                Francesca Lazzarato, Arrivano i mostri, Salani Editore



                     Inquadra la pagina e ascolta.                                                                              73
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