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STARE BENE INSIEME Caro amico, ti scrivo
Altrimenti, a che cosa
servono gli amici?
Caro Alberto,
questa è una lettera triste perché io sono triste. E allora
magari tu dirai: «Perché me la scrivi?». E io ti rispondo:
«Perché, se no, a che cosa servono gli amici?».
Uffa, mi sono ammalata, e così ho cominciato l’anno nuovo
con la febbre a 39! E adesso rovino le vacanze a me e a tutti
quanti... o almeno, così mi ha detto la mamma. Io però
vorrei sapere che cosa rovino agli altri: sono io quella che
deve restare a letto ammalata, mica loro, che continuano
a sciare e a mangiare panettone-torrone-biscotti
speziati-ecc.
Anzi, c’è pure chi si approfitta della mia malattia, e
precisamente quella simpaticona di mia cugina Betta. E, dopo quello che ha fatto
oggi, non so se voglio più parlare con lei, ecco! Un’ora fa suonano alla porta e Betta
viene a dirmi: – Indovina chi c’è?
E sai chi c’era? Fabrizio, che era passato a chiedermi se andavo a sciare con lui.
Betta gli ha detto che ero malata e allora lui, gentile, voleva venire in camera
a salutarmi.
– Per carità, non farlo entrare! – ho detto a Betta. – Digli che dormo
o che sono infettiva, digli quello che vuoi ma non farlo entrare:
ho l’herpes, ti prego, sono una schifezza!
Mica volevo che mi vedesse così, con i capelli appiccicati dal sudore,
gli occhi lacrimosi, l’herpes sul labbro e il pigiama a righe e con le ochette
gialle! Mi sarei vergognata un sacco, capisci?
Così Fabrizio non l’ho voluto vedere, ma dalla mia stanza ho sentito Betta
che gli comunicava: – Silvia ha detto che è meglio che non la vedi perché dorme,
è infettiva, ha l’herpes e insomma è una schifezza. Dice però che posso venire io
al suo posto, a sciare con te. Ti ricordi? Sono sua cugina Betta!
Ti rendi conto? Così gli ha detto, quella furba. E se ne sono andati
a sciare, e non è neanche tornata indietro a salutarmi.
Insomma, ci sono rimasta davvero malissimo!
A presto
Silvia
S. Roncaglia e S. Ruiz Mignone, 31 e-mail per un piccolo principe, Edizioni EL
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