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IL R A CC O N T O R E AL I S T I C O
IL RACCONTO REALISTICO
Allora osservai la pozzanghera e mi concentrai per farmi
venire in mente una cosa divertente. Mi venne un’idea:
– Ci salto dentro con le scarpe!
– Bravo! È un’ottima idea! Fallo! – m’incoraggiò Cristiano.
Chiusi gli occhi e spiccai un balzo. Sollevai un’onda come
fa un motoscafo in mezzo a un lago. Sentii il rumore
dell’acqua che si alzava e ricadeva a terra e gli urletti di
gioia dei miei amici, che cercavano di evitare gli schizzi.
Quando riaprii gli occhi, vidi che la mia camicia era
miracolosamente ancora pulita e tirai un sospiro di
sollievo. Le scarpe invece si stavano inzuppando.
– Ora basta, altrimenti ti prenderai un raffreddore! –
gridarono Letizia e Cristiano in coro.
Rimasi stupito: – Allora vi state preoccupando per me...
Mi guardarono e scossero la testa. Diciamo che questa
esperienza è stata proprio forte. Un punto a favore dei
miei amici! Un po’ di GRAMMATICA
G
TIC
AMMA
A
R
Ora mi sento un po’ meno perfettino e più bambino! Cambia in tutti i modi possibili
Annalisa Strada, Il bambino perfetto, Giunti il genere e il numero di questa
espressione del racconto:
i miei migliori amici.
ME FUNZIONA
O
C COME FUNZIONA il racconto realistico
Il racconto è diviso in inizio, sviluppo e conclusione. Indica le tre parti a lato del testo
con i rispettivi colori.
Ogni parte del racconto comprende diversi momenti: sono elencati nella tabella qui sotto.
Numerali nel giusto ordine di tempo e indica con le X a quale parte della storia appartengono.
Inizio Sviluppo Conclusione
Letizia e Cristiano trovano qualcosa di interessante.
Gregorio salta nella pozzanghera e lo trova divertente.
Gli amici consigliano a Gregorio di fare cose divertenti.
Gregorio sente di essere un po’ meno perfettino.
Letizia tocca l’acqua melmosa, ma Gregorio si rifiuta.
Ora rifletti: qual è la parte del testo in cui accadono più fatti?
Inizio Sviluppo Conclusione
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