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LO SFONDO INTEGRATORE
“STORIA DI UN PEZZO DI LEGNO” – SECONDA PARTE
UNA BELLA IDEA!
Ricordate? Il temporale se n’è andato... E adesso, che cosa succederà?
– Tutto è bene quel che finisce bene! – esclama la lepre sfregandosi le zampe.
– Come sono contenta!
Sì, il temporale non ha fatto grossi danni. Solo il ciliegio è rimasto ferito.
– Poverino... – sospira il riccio, che ha un animo sensibile.
Il ciliegio però non è un tipo che si lamenta. Anzi, rassicura gli animaletti suoi amici.
– La ferita guarirà presto – dice. – Rimarrà solo una cicatrice. Però...
L’albero vorrebbe aggiungere qualcosa, ma esita.
Infine si decide: – Io non potrò mai lasciare il mio posto, ai margini del bosco...
– Non ti piace stare qui? – chiede lo scoiattolo.
– Oh, mi piace, davvero! – si affretta a precisare il ciliegio. – Sto bene in vostra
compagnia, siete dei veri amici. Mi raccontate tante cose che succedono nel bosco
e ancora più lontano. Mi parlate di posti così strani, così interessanti...
Gli animaletti lo ascoltano in silenzio, attenti. Il ciliegio continua: – Ecco, mi piace-
rebbe che almeno quel mio ramo strappato dal temporale potesse girare un po’ il
mondo, conoscere posti diversi, vivere qualche avventura...
– Ci pensiamo noi, non è vero? – propone il tasso.
Gli altri animaletti sono d’accordo. Il ramo è pesante ma, se uniranno le loro forze,
riusciranno a sollevarlo e a portarlo... Dove?
Il gufo ha un’idea: – Portiamolo fino alla casa di quell’umano con il nome che as-
somiglia al tuo: Mastro Ciliegia. Ho saputo che è un bravo falegname, capace di
trasformare i pezzi di legno in sedie, tavoli, ruote...
Il ciliegio freme d’emozione: una ruota gira e gira e viaggia sempre!
– Sì, sì, affidatelo a quell’umano che sa fare simili magie! – esclama.
Allora gli animaletti raccolgono il ramo e lo portano fin sul sentiero e poi si avvia-
no verso il paese.
Dall’alto il gufo indica la via: lui sa dove abita il falegname che chiamano Mastro
Ciliegia.
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