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I Compiti di ita-4 01/38  13-06-2005  17:40  Pagina 31









                                                                        Leggere e sintetizzare
                        Storia della parola CIAO



                  Dalla gondola, su cui era salito, Ambrogio Griffo ammirava il panorama
                  dei canali di Venezia. Ricco e ben vestito, era proprio un gran signore.

                  Quando scese, il gondoliere gli fece un bell’inchino e lo salutò dicendo:
                  – Ss-ciavo!
                  Ambrogio sorrise compiaciuto.
                  Poco avanti concluse un affare con un ricco mercante di nome
                  Barbarigo, che lo salutò cordialmente, piegando leggermente la testa
                  e dicendo: – Ss-ciavo!
                  Ambrogio pensò: – Cribbio, sono davvero un uomo importante!
                  E, tutto gonfio d’orgoglio, si avviò per la strada. Lungo il percorso
                  vide tanti operai, soprattutto di origine slava che riparavano navi.
                  Ambrogio pensò: – Poveracci, quelli sì che sono veramente schiavi!
                  E non aveva torto perché la parola schiavo deriva proprio dai
                  prigionieri slavi, arrivati in Italia secoli prima.
                  Intanto, Ambrogio, a ogni passo, incontrava persone che
                  parlavano tra loro lasciandosi sempre con quella parola: ss-ciavo.
                  Con un po’ di delusione finì per convincersi che il termine era
                  semplicemente un modo per salutarsi e non un segno di
                  particolare rispetto nei confronti delle persone importanti.
                  Comunque, ss-ciavo di qua ss-ciavo di là, quando tornò a Milano

                  quel termine gli entrò talmente nelle orecchie che cominciò a
                  usarlo anche lui.
                  E così accadde anche a tanti altri viaggiatori che passarono per
                  Venezia negli anni intorno al 1500; finchè ss-ciavo si diffuse e
                  si tramutò in ss-ciao e poi in ciao, che è diventato il saluto
                  nazionale degli italiani.
                                        (adatt. da “Le parole curiose” di Vittoria Calvani – Ed. Rizzoli)


                1 Verifica se hai capito ciò che hai letto rispondendo alle domande, che userai
                   come traccia per sintetizzare sul quaderno.

                  • Con quale formula Ambrogio Griffo venne salutato
                    dal gondoliere e dal mercante Barbarigo?
                  • Che cosa pensò in un primo momento
                    il protagonista?
                  • Qual era invece l’uso reale della parola
                    e da quale termine derivava?
                  • Come si modificò nel tempo?

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                Obiettivo: leggere, comprendere e sintetizzare un testo informativo.
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