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La LEGGENDA della regione Calabria
Pagine 60 e 61
La leggenda della vite
Tanto tempo fa, la vite calabrese era una pianta che non dava
né fiori né frutti. I contadini la ritenevano dannosa e spesso
veniva sradicata e gettata via, insieme alle erbacce e ai rami
secchi dei ben più utili olivi.
Un giorno, un contadino si dispiacque di dover strappare
quella pianta dalle larghe foglie verdi, così le si avvicinò e
le disse: – Ti lascerò vivere, ma ti farò diventare più piccola
possibile, in modo che tu non faccia ombra a ciò che ho
appena seminato.
Detto questo, potò la vite energicamente finché della pianta
non restarono che pochi rami, nudi e corti.
La vite pianse a lungo e il suo pianto fu sentito da un usignolo
che ebbe compassione di lei e le disse: – Non piangere più:
canterò per te e le stelle ti aiuteranno!
L’uccello volò sui rami tagliati e cominciò a cantare con
una voce così dolce che la vite smise di piangere e guardò
in alto piena di speranza. Le stelle, commosse dal canto
dell’usignolo, regalarono un po’ della loro forza alla pianta.
La vite si sentì rinascere: nuove gemme spuntarono sui suoi
rami e piccoli riccioli verdi, i viticci, si avvolsero intorno alle
zampe dell’usignolo, come per accarezzarlo e ringraziarlo.
Quando arrivò l’alba l’uccello volò via, proprio mentre i primi
acini iniziavano a prendere i caldi colori del sole.
Fu così che la vite diventò una pianta da frutto, ricca di acini
con la forza delle stelle, la dolcezza del canto dell’usignolo ESERCIZI
e l’allegria delle splendide notti d’estate.
1 La leggenda fa riferimento a una importante coltivazione della Calabria dalla quale
si ottengono uva da tavola e vino. Documentati e rispondi alle domande.
Quale zona della regione non è specializzata nella viticoltura?
La zona vicino a Crotone. I dintorni del Monte Pollino.
L’area di Catanzaro. Il Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Quali tra questi vini non è prodotto in Calabria?
Cirò Pollino Chianti Savuto
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