Page 65 - La VOCE della TERRA PIÙ_storia 4
P. 65
I CINESI
La religione STORIA
La scrittura Tra religione e mito
Nell’antica Cina la popolazione rivolgeva le sue preghiere agli antena-
ti, cioè alle persone della famiglia vissute in passato. Lo stesso re era
considerato una divinità e si pensava che fosse mandato a governare
proprio dai suoi antenati.
Questo grande rispetto per la famiglia restò molto presente anche nel
periodo più vicino all’impero.
Per ricongiungersi con i propri antenati, i re e gli imperatori venivano
seppelliti in tombe enormi e ricche di oggetti, che poi sarebbero serviti
loro nell’aldilà. LA DISCIPLINA
Alla sua morte, il primo im-
peratore Ch’in venne sep-
pellito in un’enorme tomba,
circondato da un esercito di
6 000 guerrieri in terracot-
ta a grandezza naturale, che
avrebbero dovuto protegge-
re l’imperatore nell’aldilà.
Molti miti e leggende cinesi parlano proprio di religione, immaginando
come possano essere il paradiso e la vita dopo la morte.
IL MITO
Per gli antichi Cinesi il paradiso era una montagna, in cima alla quale si trovava
il palazzo della Regina Madre. Qui cresceva il pesco dell’immortalità e il tempo
non aveva importanza: chiunque avesse assaggiato un frutto del pesco sarebbe
diventato immortale.
Le pesche maturavano ogni 6000 anni. Quando i frutti erano maturi, veniva
proclamato il compleanno della Regina Madre.
Gli esseri immortali erano invitati a un banchetto dove si servivano cibi eccezionali,
come il fegato di drago.
Al termine del banchetto si assaggiavano le pesche dell’immortalità. Se un essere
umano compiva un’impresa straordinaria, era ammesso alla festa. Dopo aver
mangiato la pesca dell’immortalità, poteva tornare a vivere infinite volte.
Esercizi Pagine 157 e 158 Contenuti digitali 63