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IL TESTO DESCRITTIVO






               Chissà quanto soffriva William di non esser più forte
               come un tempo. Aveva rinunciato alla compagnia di
               altri gatti, per starsene seduto in casa, solo con i suoi
               pensieri e i suoi ricordi. Ma, a dispetto dei diciassette
               anni, si manteneva lucido e pulito.
               Era quasi tutto nero, fatta eccezione per le ghette e
               lo sparato, bianchissimi come la punta della coda.

               Certe volte veniva a vedere dove eri seduto e, dopo
               un attimo di riflessione, ti saltava in grembo e restava
               così sulle quattro zampe ben distese, a guardarti fisso
               dentro gli occhi, senza mai battere ciglio.
               Nei pomeriggi d’inverno, di ritorno da scuola, non
               c’era cosa che Peter amasse di più che sfilarsi con
               un calcio le scarpe e sdraiarsi davanti al fuoco del
               tinello accanto al gatto William.
               Gli piaceva mettersi giù e andargli vicino vicino con

               la faccia a guardare la sua, quella faccia straordinaria,
               diversa e bellissima, con ciuffi di pelo nero che si
               aprivano a raggio intorno al musetto, e i baffi bianchi
               leggermente piegati all’ingiù, e i peli del sopracciglio
               sparati dritti come antenne della televisione, e gli
               occhi chiari con quelle fessure strette come porte
               socchiuse su un mondo nel quale Peter non sarebbe

               mai potuto entrare.
               Appena gli si avvicinava, incominciava il ronzio sod-
               disfatto delle sue fusa, talmente basso e potente
               da far vibrare anche il pavimento. E Peter sapeva di
               essere gradito.
                                   Ian McEwan, L’inventore di sogni, Einaudi Ragazzi



                 Che cosa       VUOL DIRE?
                   Indica le risposte corrette.

                 • Le ghette sono:                                                               Ci   RAGIONO
                        accessori che coprono i polpacci, dalla caviglia al ginocchio              Perché il gatto William
                        gatti dal pelo nero con le zampe bianche                                  considera Peter e i

                 • Lo sparato è:                                                                  familiari degli esseri
                        un tipo di fionda dal lancio molto potente                                umani ridicoli e, poco
                        la parte davanti della camicia, la pettorina                              più avanti, ingrati?
                                                                                                  Pensa a ciò che avviene
                 • Nel caso del gatto William, perciò, ghette e sparato sono:                     nel racconto e rispondi.
                        il petto e le estremità delle zampe
                        il muso e il collo

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