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IL RACCONTO FANTASTICO
In una bolla di sapone
Alice Cascherina faceva le bolle di sapone. A un tratto, forse soffiò trop-
po forte: fece una bolla più grossa delle altre e ci cadde dentro con tutta
la cannuccia. La bolla sorpassò la ringhiera, il vento la spinse in cielo e
sarebbe andata a scoppiare contro la grondaia se Alice, buttandosi tutta
dall’altro lato, non l’avesse costretta col suo peso a deviare.
“Meno male che è una bolla dirigibile...” pensò Alice per consolarsi.
La bolla oscillava pigramente tra un tetto e l’altro. Alice poté vedere di-
stintamente la nonna, uscita sul balcone a cercarla.
– Nonna! Nonna! – chiamò Alice. Le pareti della bolla tremarono peri-
colosamente.
– Qua bisogna parlare piano. Uno strillo potrebbe causare un’esplosione
o un naufragio.
Il mondo, visto da là dentro, appariva più colorito, e ogni cosa era fasciata
almeno da un arcobaleno, se non da due. Alice si guardò la mano, e anche
la mano aveva al dito un arcobaleno piccolo come un anello.
– Dove andrò? Dove andremo? Dove vanno le bolle di sapone, quando
non cadono e il vento le porta via?
Non andarono tanto lontano: la bolla si posò sul terrazzo di una villetta
di quattro piani, e posandosi scoppiò.
Alice venne fuori: qualche goccia saponata sulla punta delle scarpe era
tutto quel che restava della bella bolla di sapone.
Gianni Rodari, Le favolette di Alice, Einaudi Ragazzi
COME FUNZIONA il racconto fantastico
In questo racconto alcuni elementi appartengono al mondo della
realtà, altri al mondo della fantasia. Indica le risposte corrette.
• Qual è l’elemento verosimile su cui si basa la storia?
Il vento La bolla di sapone La ringhiera
• All’inizio del racconto, questo elemento diventa inverosimile perché:
riesce a fare cose che nella realtà sarebbero impossibili
si trasforma in un mostro volante
• Di conseguenza, in questa storia diventano fantastici:
i personaggi i fatti i luoghi
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