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ITALIANO
LA CONSONANTE G
La lettura dell’insegnante • pagina 170
A CASA DEL GRILLO PARLANTE
S’è fatto giorno e Pinocchio e il suo babbo, finalmente in salvo, si
incamminano: procedono piano piano, perché Geppetto quasi non
si regge in piedi.
Ciò che li attende è un incontro molto speciale, una lieta sorpresa
che il burattino non si aspettava proprio. Sulla riva del mare, Pinocchio e Geppet-
to trovano la casa del Grillo Parlante. Il Grillo è alla finestra e li vede arrivare, ma il
burattino pare non riconoscerlo.
– Siamo un babbo e il suo bambino. Siamo stanchi e affamati... – prova quindi a
spiegare Pinocchio.
– Non mi riconosci, dunque? Non ricordi che mi hai mandato via da casa tua? –
domanda il Grillo Parlante.
Pinocchio ricorda benissimo, sa di essersi comportato male con il buon Grillo e
di non meritare il suo aiuto. Perciò risponde: – Hai ragione... Mandami via, ma ti
prego permetti al mio babbo di entrare nella tua casa!
Il Grillo Parlante, che in realtà l’ha già perdonato, dice: – Il tuo babbo può rimane-
re qui, e puoi rimanere anche tu.
I GRUPPI CE CI
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La lettura dell’insegnante • pagina 178
TANTE CESTE DA VENDERE IN CITTÀ
Pinocchio è molto contento dell’ospitalità del Grillo Parlan-
te, ma pensa che sia compito suo occuparsi di Geppetto e
procurargli qualcosa da mangiare.
C’è una fattoria poco lontano da lì: Pinocchio potrebbe
chiedere al contadino un po’ di latte fresco per il suo bab-
bo, ma poi non avrebbe i soldi per pagarlo.
“Devo trovare un lavoro!” pensa il burattino. “Come posso fare?”
In lontananza, Pinocchio vede una piccola città: forse lì sarà più semplice trovare
un lavoretto. Nella piazza centrale c’è il mercato. Accanto alla bancarella di frutta
e verdura, c’è un venditore di abiti usati. Ha con sé anche tanta bella paglia, ma
non ha nessuno che lo aiuti a intrecciarla.
– Potrei farci delle bellissime ceste da vendere qui in città! – spiega il venditore, e
Pinocchio subito si offre di aiutarlo in cambio di qualche soldo.
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