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                          C CONOSCENZE E COMPETENZE
                                                                        M
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              Il Signore degli Anelli                                                            	Indica le risposte corrette.
                                                                                               	 1	 Gandalf	è:
              La luna brillava gelida e bianca illuminando la valle. Guidato da un                     uno stregone
              misterioso impulso, Pipino si avvicinò silenziosamente al luogo dove                     un mago
              era coricato Gandalf. Questi era avvolto in una coperta; accanto, vi                     uno hobbit
              era un rigonfiamento, una cosa tonda, nascosta da un panno scuro.                  2	 Pipino	è:
              Quasi senza fiatare, Pipino continuò ad avanzare; poi si chinò e con                     un bambino
              un gesto rapido prese l’oggetto e lo sollevò lentamente: era meno                        un essere umano
              pesante di quanto pensasse.                                                              uno hobbit
              Rimase immobile stringendolo fra le mani, finché gli venne un’idea.              	 3	 	La	sfera	è	un	globo:
              Si allontanò e prese una grossa pietra, poi la avvolse nel panno e la                    liscio, scuro e spento
              posò accanto alla mano dello stregone. Infine guardò ciò che aveva                       trasparente e leggero
              preso. Eccolo: un liscio globo di cristallo, scuro e spento. Pipino                      rosso e incandescente
              lo avvolse nel proprio manto e si avviò per tornarsene a dormire.                  4		Mentre	Pipino	la	osserva,

              In quel momento Gandalf si mosse nel sonno; allungando la mano                        la	sfera	diventa:
                                                                                                       nera e fredda
              afferrò la pietra, poi sospirò e rimase immobile.                                        luminosa e ardente

              Pipino intanto fissava intensamente la sfera: da principio gli parve                     gialla e tiepida
              scura, nera, lucente. Poi il nucleo centrale incominciò a illuminarsi e
              ad ardere calamitando il suo sguardo. Pipino emise un’esclamazione                 5	 	Quando	si	china	su	Pipino,
                                                                                                    Gandalf	è	teso	e	inquieto
              e cercò di svincolarsi; ma rimase curvo con la sfera stretta tra le                   perché:
              mani. Improvvisamente si irrigidì e con un urlo ricadde all’indietro.                     è in ansia per la salute
              L’urlo mise in allarme le sentinelle.                                                    di Pipino
              – Ecco il ladro! – esclamò Gandalf. – Proprio tu, Pipino!                                 è preoccupato a causa
              S’inginocchiò accanto allo Hobbit che giaceva a terra e fissava il cielo                 del furto
              con occhi sbarrati. Il volto dello stregone era teso e inquieto. Prese la                 vuole punire severamente
              mano di Pipino, e curvandosi sul suo viso ne ascoltò il respiro; poi gli                 Pipino
              posò una mano sulla fronte. Lo Hobbit rabbrividì e socchiuse gli occhi.            6		Quali	fra	questi	elementi	Pipino
              – Gandalf! – gridò. – Gandalf, perdonami!                                             dice	di	aver	visto	nella	sfera?

              – Mi chiedi di perdonarti? – disse lo stregone. – Confessa prima quel                    Cielo, lampade, draghi
                                                                                                       Mare, stelle, draghi

              che hai fatto!                                                                           Muraglie, stelle, pipistrelli
              – Ho... ho preso la palla e l’ho guardata... – balbettò Pipino. – Ho visto
              cose spaventose. Ho visto un cielo cupo, e alte muraglie. E minuscole
              stelle. Ogni cosa pareva lontanissima, eppure chiara e precisa. Le stelle
              si spegnevano a intermittenza, oscurate dal passaggio di esseri alati.
              Credo che fossero in realtà assai grandi, ma nel vetro sembrava di
              veder roteare dei pipistrelli intorno alla torre. Uno di essi puntò dritto
              su di me e credevo che sarebbe volato fuori dal globo. Ma, quando la
              sua ombra ebbe invaso tutta la sfera, improvvisamente scomparve.
              Poi venne lui. Non pronunciava parole, guardava soltanto, ed io
              capivo. No, no! Non posso dire altro. Non ricordo più nulla.




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