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IL RACCONTO DI FANTASCIENZA
I L R A C C O N T O D I F AN T A S C I E N Z A
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NOI E GLI ALIENI I
Che cosa accadrebbe se gli
esseri umani incontrassero
degli alieni, provenienti da
pianeti lontani o da galassie
sconosciute? Riuscirebbero
a comunicare, a capirsi gli
uni con gli altri?
A volte gli scrittori immaginano
che i contatti fra appartenenti
a mondi diversi possano
avvenire pacificamente, con
la reciproca curiosità di
conoscersi.
E.T. l’extraterrestre
Elliott pedalava in direzione delle colline. Quando arrivò alla radura, capì che doveva
essere accaduto qualcosa di incredibile.
L’essere spaziale nascosto nei cespugli lì accanto non rivelò la sua presenza. Era
affamato: le potenti compresse nutritive di cui si cibavano lui e i suoi compagni di
viaggio non erano cose della Terra. Debole e depresso, sentiva la fine ormai vicina.
Ma il ragazzino tirò fuori dalla tasca un sacchettino dal quale estrasse un oggetto
minuscolo. Posò l’oggetto per terra, si allontanò di qualche passo e ne posò un
secondo identico al primo, e via di seguito, un oggettino dopo l’altro, finché fu così
distante che l’extraterrestre non poté più vederlo.
L’anziano viaggiatore dello Spazio strisciò debolmente fuori dei cespugli. Il suo
difetto peggiore era la curiosità, ma ormai era troppo vecchio per cambiare.
Strisciando, arrivò nella radura perché voleva vedere che cosa vi aveva
depositato il ragazzo.
Trovò una pillolina rotonda, che somigliava più che mai a una
compressa nutritiva. Se la rigirò nel palmo della mano. Se la mise
in bocca e lasciò che si sciogliesse.
Era deliziosa... Non aveva mai assaggiato niente di simile in tutta
la galassia.
Allora partì più veloce che poté giù per il sentiero, mangiando
una pillola dopo l’altra, e così facendo sentì che le forze gli
ritornavano, e con esse la speranza riprendeva a battergli nel
cuore. Il sentiero lo condusse alla casa del ragazzo.
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