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IL RACCONTO DI FANTASCIENZA
            I L R A C C O N T O D I F AN T A S C I E N Z A

               NOI, GLI ALIENI
               N OI ,   G L I   AL I E N I         Lo Zoo Interplanetario
               Nei racconti di
               fantascienza alcuni                 Era arrivato il giorno dello sbarco della grande astronave d’argento che
               autori propongono un                trasportava lo Zoo Interplanetario del professor Hugo.
               punto di vista diverso:             L’avvenimento richiamava grandi folle. Ogni anno, il professor Hugo
               quello delle creature               esibiva nuove creature, delle razze più strane e incredibili: che cosa
               extraterrestri.                     avrebbe portato quest’anno?
               Che cosa accade                     L’astronave comparve nel cielo di Chicago e lentamente calò verso il suolo:
               quando gli alieni siamo             i portelloni si sollevarono a mostrare una fila di gabbie. Dietro le sbarre si
               noi esseri umani?                   vedevano dei bizzarri esseri d’una razza selvaggia: piccoli animali simili a

                                                   cavalli, che si muovevano a scatti e cinguettavano con suoni acuti. Subito
                                                   dopo apparve il professor Hugo con un mantello multicolore e un cappello
                         C
               Mi piace CAPIRE                     a cilindro.
                           APIRE
                 	Rispondi.                        – Signori Terrestri! – esclamò a gran voce. – Quest’anno potrete ammirare
               	  		Perché	quello	del	             i ragni-cavalli del pianeta Kaan. Avvicinatevi, ascoltateli, studiateli! Ma fate
                   professor	Hugo	è	uno	           in fretta, perché la mia nave può restare qui solo sei ore!
                   zoo	diverso	dagli	altri?        La folla sfilò curiosa davanti alle gabbie. Scoccato il termine delle sei
               	  		Come	reagiscono	gli	           ore, il professor Hugo disse: – Amici, ora dobbiamo andare. Atterreremo
                   spettatori	terrestri	           domani a New York, poi a Londra, a Parigi, Roma, Tokyo!
                   vedendo	i	ragni-cavalli?	       Circa due mesi più tardi, l’argentea astronave del professor Hugo tornò
               	  		Quali	informazioni		           tra le rocce del pianeta Kaan: i ragni-cavalli sgusciarono dalle gabbie e
                   ci	dà	l’autore	circa
                   il	pianeta	Kaan?                schizzarono in direzioni diverse per raggiungere le loro case. In una di
               	  		La	storia	ha	un	finale	a	      queste case una femmina fu ben felice di vedere tornare il suo compagno
                   sorpresa:	rileggi	l’ultima	     e il suo figlioletto. Corse ad abbracciarli: – Allora, è stato bello?
                   frase	e	spiega	che	cosa	        – Magnifico! – rispose il suo compagno. – Abbiamo visitato otto mondi e
                   intende	dire	il	piccolo.        visto molte cose. Il posto chiamato Terra è stato il più straordinario!
                                                   Le creature che ci abitano indossano coperture sulla pelle e camminano
                                                   su due zampe.
                                                   – Ma non era pericoloso? – chiese lei.
                                                   – No, c’erano delle sbarre robuste per proteggerci. La prossima volta devi
                                                   venire anche tu, cara! È un viaggio che vale proprio il costo del biglietto!
                                                   – Oh, sì! – annuì il piccolo. – È stato il miglior zoo che io abbia mai visto!

                                                   Edward D. Hoch, 44 microstorie di fantascienza, da “Urania”, Mondadori





















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