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            IL RACCONTO FANTASY
               IL REGNO
               IL   R E G N O                            Il Regno di Fantàsia
               DEL FANTASY
               D E L   F A N TA S Y
               I racconti fantasy sono ricchi            Bastiano guardò il libro e d’improvviso si sentì avvolgere da
               di luoghi di fantasia, in cui             un’atmosfera quasi solenne. Si sistemò comodamente, afferrò il libro,
               tutto può accadere: foreste               aprì la prima pagina e cominciò a leggere...
               stregate, mondi immaginari,               A quell’ora, tutti gli animali che vivevano nel Bosco Frusciante si
               stanze magiche...
               Anche i personaggi sono                   erano già rintanati.
               spesso creature fantastiche,              Era mezzanotte e tra le cime svettanti dei giganteschi alberi
               con caratteristiche fisiche               centenari rumoreggiava un vento di tempesta. I tronchi, larghi
               inverosimili immaginate                   come torri, gemevano e scricchiolavano. D’un tratto, un debolissimo
               dall’autore.                              bagliore di luce guizzò rapido a zig-zag nel sottobosco. Era una sfera
                                                         luminosa della grandezza di una palla e avanzava a grandi salti.
                                                         Ma non era una palla. Era un Fuoco Fatuo. Aveva perduto la strada,
                                                         e questo nel Regno di Fantàsia succede raramente.
                                                         All’interno della tonda forma di luce era visibile una piccola figura
                                                         che correva e saltava. Fino al momento in cui il Fuoco Fatuo svoltò
                                                         l’angolo di una sporgenza rocciosa e, spaventatissimo, fece un gran
                                                         salto all’indietro.
                                                         Davanti a lui si apriva una radura nel bosco e là, nel mezzo, alla luce
                                                         di un falò, stavano sedute tre creature straordinariamente differenti.
                                                         Da una parte c’era un gigante di pietra grigia. Nel suo volto sporgeva
                                                         in avanti un’enorme dentatura che pareva una fila di scalpelli

                                                         d’acciaio. Era della specie dei Mordipietra, creature che vivevano in
                                                         una montagna lontanissima e poco a poco se la mangiavano. Aveva
                                                         accanto una bicicletta fatta tutta di pietra e con due grandi ruote che
                                                         parevano macine di mulino.



































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