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EDUCAZIONE AMBIENTALE
LA TERRA, LA
NOSTRA CASA
piena di sole, percorrendo la bella campagna generosa dove
il raccolto cresceva bene e i bambini scorrazzavano contenti,
entravano nel fitto bosco oscuro e rovesciavano tutto in un’e-
norme cava nascosta tra gli alberi.
Poi, convinti di aver fatto un bel lavoro, andavano a lavarsi le
mani nell’acqua del fiume e a parlare di quei lucci lunghi così,
che da un po’ di tempo ormai nessuno pescava più.
Sarebbe bastato ascoltare la voce del vecchio fiume per sco-
prire il perché. Il fiume l’aveva capito da un pezzo, e a proprie
spese, poiché quella cava che gli uomini avevano scavato nel
bosco riusciva a mandare i veleni fino alle sue acque, attraverso
dei canali sotterranei. I lucci se n’erano accorti subito e avevano
risalito la corrente fino alle rapide, lontano dal pericolo.
Il fiume avrebbe potuto inoltre raccontare che nel bosco quel-
la cava maledetta mandava un puzzo tremendo, che gli alberi
intorno ingiallivano, che laggiù non c’era più né una tana, né
un nido, né un segno di vita animale.
Disgraziatamente, gli addetti del Comune non sapevano ascol-
tare la voce del fiume. Così si rialzavano, facevano un sospiro
di scontento pensando ai lucci scomparsi e ritornavano al la-
voro, a bordo dei loro traballanti furgoncini.
E se anche qualcuno avesse sentito la frusciante voce d’acqua
del fiume, che cosa potevano valere quei piccoli problemi di
fronte alle grandi sfide dell’uomo?
Il progetto “Pulitopoli pulita” era di gran lunga più importante.
Anna Lavatelli, La rivolta del bosco, edizioni Arka
imparIAMO insieme
Osserva i disegni in basso, poi lavora su un foglio insieme a un compagno.
Scrivete i nomi dei rifiuti distinguendoli in base al materiale di cui sono composti
(potete organizzarli in una tabella, dentro degli insiemi...).
In quale contenitore dovreste gettarli? Informatevi con l’aiuto di un adulto.
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