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IO, TU, NOI
UNA NUOVA ESPERIENZA
Dopo il forte temporale della domenica, quel lunedì era una
giornata bellissima. Il sole era ancora caldo e il vento portava
l’odore del mare.
A scuola, tutti i miei amici si scatenavano in giardino. Io, come
al solito, avevo una camicia, bianca con le righe azzurre.
Stavo per andare a prendere il tè freddo, quando arrivarono
Letizia e Cristiano: – Corri a vedere che cosa abbiamo trovato!
Andai con loro: sono i miei migliori amici e due tipi in gam-
ba. Se dicevano di aver trovato qualcosa di interessante,
sapevo che sarebbe piaciuto anche a me.
E avevo ragione! Dietro la palestra c’era la pozzanghera
più grande che avessi mai visto e sulla superficie galleg-
giava della roba verdastra e densa come una gelatina.
Letizia la toccò: – Senti anche tu, è viscidissima!
Mi accovacciai, guardai le sue dita ricoperte dalla pati-
na verde, ma non osai allungare la mano.
– Hai paura, Gregorio? – mi chiese Cristiano.
– No, mi fa solo un po’ schifo! – risposi tranquillo.
– A volte, però, sei un po’ noiosetto! – disse Letizia.
Non mi offesi, ma ci rimasi male.
– E che ci posso fare? – chiesi.
– Segui i nostri consigli e prova a fare cose divertenti! –
andò dritto al sodo Cristiano.
Seguii il loro consiglio, osservai la pozzanghera e mi
concentrai per farmi venire in mente una cosa divertente.
Mi venne un’idea: – Ci salto dentro con le scarpe!
– Bravo! È un’ottima idea! Fallo! – m’incoraggiò
Cristiano.
Chiusi gli occhi e spiccai un balzo.
Sollevai un’onda come fa un motoscafo in mezzo
a un lago. Sentii il rumore dell’acqua che si alzava
e ricadeva a terra e gli urletti di gioia dei miei amici,
che cercavano di evitare gli schizzi.
Quando riaprii gli occhi, vidi che la mia camicia era
miracolosamente ancora pulita e tirai un sospiro di
sollievo. Feci un paio di passi su e giù nell’acqua mel-
mosa. Le scarpe si stavano inzuppando.
48 IL RACCONTO REALISTICO