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PROVA AUTONOMA • B 4
I MODI
Ecco quindi la seconda regola per distinguere tra scherzi e atti di bullismo:
chi fa lo scherzo ride con la vittima, il bullo ride della vittima.
Se fai una foto un po’ sciocca al tuo amico, lui ne fa una a te e poi ve le
scambiate e ci ridete sopra, state scherzando e vi divertite. Ma se quella
stessa foto viene spedita a decine di persone, e tutte iniziano a prendere in
giro l’uno o l’altro, il divertimento finisce subito. Magari potresti cominciare
a sentirti a disagio.
Così si cade nel cyberbullismo.
B1 Nel sommario l’autore riporta la probabile origine del termine “bullo”.
Ricopiala.
dal tedesco “bule”, che significa “amico”
La parola deriva probabilmente .....................................................................................................................................
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B2 Le quattro voci che vengono riportate nel paragrafo CHE COS’È IL BULLISMO
corrispondono
A. a quattro esempi di bullismo
B. ai quattro modi in cui si comporta la vittima
C. alle caratteristiche che identificano il bullismo come tale
D. ai luoghi tipici del bullismo
B3 Alla fine del paragrafo I SOGGETTI COINVOLTI, si afferma “in uno scherzo ridi con
chi lo subisce, non ridi mai di lui”.
Chi è il soggetto di “ridi”?
A. Tu che adesso leggi il testo
B. Tu che potresti essere la vittima
C. Tu che potresti essere il bullo o un suo complice
D. Tu che sei un appassionato di scherzi
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