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STARE BENE INSIEME Con la fantasia... si viaggia

Con la testa tra le nuvole

– Adesso va dalla sua amica... Chissà che cosa deve dirle... Forse
un segreto... – sussurra Niccolò tra sé.
La maestra lo sente.
– Quale segreto? – gli chiede. – A che cosa pensi, Niccolò?
– Alle nuvole... – risponde lui, sincero.
– Noi invece, qui sul pianeta classe, ci stiamo occupando di

rettili: serpenti, coccodrilli, tartarughe... Sei il solito distratto.
– Prima c’era una nuvola che sembrava proprio una tartaru-
ga! – esclama Niccolò. – Quella là invece si sta arrabbiando.
Qualcuno scoppia a ridere.
– Basta! – esclama la maestra. – E anche tu, Niccolò, smettila
di fantasticare! Le nuvole non si arrabbiano.
– Allora è una nuvola triste, – insiste Niccolò – perché è tutta

grigia e diventa sempre più scura.
– Perché non glielo chiedi? Magari ti risponde... – interviene
Ginevra, che ha sempre la battuta pronta e si diverte a pun-
zecchiare i compagni.
Niccolò scuote la testa e torna a fissare un punto oltre i vetri.
– La nuvola è proprio arrabbiata... Sta succedendo qualcosa
di brutto! – dice convinto. – Diventa sempre più grossa, forse
si prepara a fare la lotta contro le bianche, che stanno più su!
– Insomma, – sbuffa la maestra – ti rendi conto che...?

Niccolò continua: – Eccone un’altra! Le nuvole scure arrivano
tutte da quel palazzo laggiù.
Questa volta la maestra si affaccia alla finestra e capisce subito
che nel condominio in fondo alla strada, nell’appartamento
dell’ultimo piano, è... scoppiato un incendio!
– I pompieri! – esclama. – Bisogna chiamare i pompieri!
Pochi minuti dopo, una sirena si avvicina. Il camion rosso e

argento dei pompieri si ferma nella piazzetta con la fontana.
Dalla scuola non si vede bene perché davanti c’è un’altra
casa, ma prestissimo si scorgono i getti d’acqua che salgono
e s’infilano nelle finestre dell’appartamento. Gli alunni della
quarta C sono tutti appiccicati alla finestra.

ASCOLTARE E PARLARE

CON LA GIUSTA CONCENTRAZIONE
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