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IL RACCONTO D’AVVENTURA
 UN PO’ DI CORAGGIO,  Odore di lupo







               I due amici erano in un punto in cui la vegetazione del bosco cominciava
               ad aprirsi, diventando meno fitta.

               Dopo aver esaminato il terreno, Pietro disse: – Prova a vedere lassù.
               – Io? – rimandò Enzo; inghiottì: – Salire là?
               – Hai paura? Hai paura di trovare il lupo? Sta’ tranquillo, non c’è. Ma
               bisogna guardare lo stesso.
               Enzo cacciò via la paura e s’avviò. Davanti a sé solo le felci e una parete rocciosa.
               Poi... s’immobilizzò. Fu percorso da un brivido. Trattenne il respiro. Gli occhi
               sbarrati e il fiato sospeso, annusò l’aria. C’era qualcosa in quell’aria. Non era
               un odore di alberi, di erba. Era un odore selvaggio. Odore di lupo.
               Un altro brivido. Fiutò ancora l’aria. Quell’odore non c’era più, doveva essere

               stata solo un’impressione.
               Stava per girarsi, quando tra i rami d’una felce altissima vide qualcosa d’un
               nero intenso. Guardò. Una caverna. Adagio allungò il braccio, scostò i rami.
               Vide il lupo. Non pensò più a nulla. Ebbe un impulso di fuga che svanì subi-
               to. Non respirò. Forse il sangue cessò di scorrergli nelle vene. Restò a fissare
               quegli occhi tondi e gialli. E quegli occhi risposero al suo sguardo.
               Il lupo era steso su un fianco sul terreno della caverna, le zampe in avanti, in

               un atteggiamento di infinita stanchezza; guardava il ragazzo con occhi grandi
               senza emettere un solo ringhio.
               “Quando il lupo è alle strette,” pensò il ragazzo “attacca. Ma questo lupo è
               stanco. Ha sentito che lo cercavamo, è scappato, e s’è rifugiato qui. Non può
               più far nulla. Tu dai l’allarme, e sei quello che ha preso l’ultimo lupo. Diventi
               famoso. Che cosa aspetti a gridare?”
               Cominciò a farsi indietro, adagio, gli occhi negli occhi liquidi del lupo. Poi si
               voltò, a passi rapidi attraversò la zona delle felci e ridiscese come fuggendo.

                                  Mino Milani, L’ultimo lupo, Piemme Junior




                COME FUNZIONA          il racconto d’avventura
                   Osserva le parti evidenziate nel testo e, con l’aiuto dei colori, rispondi.

                 • Chi è il protagonista del racconto? Quali sono le sue caratteristiche?
                 • Dove si svolgono i fatti?
                 •  Chi è l’antagonista? Sottolinea nel testo il momento in cui si trova faccia
                     a faccia con il protagonista: secondo te, rappresenta una reale minaccia?

                   Nel racconto sono evidenziati due colpi di scena: rileggili
                   attentamente e indica le risposte.
                 • Le frasi sono:      brevi e semplici          lunghe e complesse
                 • Questo dà al racconto un ritmo incalzante che crea:
                          tranquillità       suspense

                                                                                                                               93
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