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IL RACCONTO D’AVVENTURA
Infine, dopo avermi spinto innanzi a sé sulla riva, l’onda si sciolse e mi
lasciò all’asciutto, mezzo morto a causa dell’acqua che avevo inghiottito.
Vidi la terra più vicino a me di quanto non avessi mai creduto: ciò mi Mi piace CAPIRE
dette la forza di saltare in piedi per andarmene lontano dalla riva, in Rispondi.
modo che i cavalloni non mi potessero raggiungere.
Ma già il mare, gonfio e furioso come un nemico implacabile, avan- • Dove si trova Robinson
all’inizio della vicenda?
zava senza tregua. L’acqua mi avvolse di nuovo. Tenni duro e, mentre • Che cosa accade non
l’onda si spezzava contro la spiaggia, mi lanciai in avanti e sentii che appena la scialuppa
toccavo terra. Per un momento rimasi immobile, per raccogliere le viene messa in mare?
mie forze e aspettare che l’acqua si ritirasse del tutto. Poi mi misi a • Perché più di una volta
correre con quanto fiato mi restava; ma l’acqua mi travolse ancora Robinson pensa di non
due volte. Nell’ultimo assalto pensai che avrei perso la vita, perché riuscire a sopravvivere?
il mare mi lanciò sopra uno scoglio con tanta violenza che perdetti i • A che cosa si
aggrappa, poi?
sensi, battendo il petto contro la roccia. • In che modo riesce
Per fortuna mi riebbi prima che l’onda mi assalisse di nuovo e mi infine a salvarsi?
afferrai allo scoglio, lasciando che passasse e ripassasse
su di me, senza abbandonare il mio appoggio.
I cavalloni si facevano meno impetuosi. La terra
era vicina. Con un ultimo sforzo raggiunsi la
riva e mi vidi al riparo dal furore del mare.
Ringraziai Dio di avermi salvato la
vita. Probabilmente ero il solo
fra tutti i miei compagni che
fosse riuscito a sfuggire alla
morte. Di loro non seppi
più nulla.
Daniel Defoe,
La vita e le avventure
di Robinson Crusoe,
Bemporad
Marzocco
Dizionario digitale 95