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IL RACCONTO D’AVVENTURA




               Amicizia e gratitudine
               Dick e John iniziarono a correre a zigzag tra i salici, saltando di
               zolla in zolla nei punti allagati. Poco dopo, il terreno cominciò a
               salire e presto arrivarono ai piedi di un pendio dal fondo com-

               patto. Ma lì John, che stava cominciando a rimanere indietro, si
               lasciò cadere al suolo.
               – Dick, lasciami qua! Non ce la faccio più... – si lamentò.
               Dick si girò e tornò indietro per raggiungere il compagno: – Ab-
               bandonarti? Non lo farei mai, John... – gli disse. – Hai rischiato
               di prenderti una freccia e di annegare per salvarmi la vita.
               – Ci saremmo salvati comunque perché so nuotare, caro Dick... –
               rispose John.
               – Sai nuotare? – si stupì Dick, spalancando gli occhi in uno sguar-

               do di ammirazione. – Pensa un po’... Ti avevo promesso che ti
               avrei protetto fino a Holywood, e invece sei tu che proteggi me.
               – Allora, Dick, siamo amici adesso? – concluse John.
               – Beh... Non siamo mai stati nemici... – lo corresse Dick. – A
               modo tuo sei un ragazzo coraggioso, non ho mai incontrato uno
               come te in vita mia. Però, ti prego, vedi di riprendere fiato, così
               possiamo ripartire.

               – Il piede mi fa molto male... – spiegò John.
               – D’accordo, andremo più adagio – disse Dick. – Vieni, appoggiati
               alla mia spalla. No, non sei abbastanza alto. A proposito, quanti
               anni hai? Dodici?
               – Ma no, ne ho sedici! – rispose John.
               – Non sei cresciuto molto, allora... – scherzò Dick. – Forza, allun-
               gami la mano.
               Iniziarono a risalire il pendio.
               – Sai una cosa? – domandò Dick con una risatina. – Giurerei che

               il barcaiolo Hugh ti ha preso per una ragazza!
               – Ma che dici? – esclamò l’altro, arrossendo.
                           Robert Louis Stevenson, La Freccia Nera: Una storia delle Due Rose, Feltrinelli



                COME FUNZIONA          il racconto d’avventura

                   L’ambiente in cui si svolge la vicenda è:
                      misterioso e ostile     tranquillo e riposante       freddo ma accogliente

                   Dal suo atteggiamento, ti sembra che John dimostri:                                   ASCOLTARE    E  PARLARE
                      distrazione e fretta     attenzione e coraggio        debolezza e paura
                                                                                                              SCAMBIARSI
                   Solo alla fine del testo ci sono alcune parole da cui si può intuire                   I RUOLI: IL DIALOGO
                   che John è una ragazza: sottolineale. Trovi delle differenze tra il suo                      pagina 59
                   comportamento e quello di un eroe maschile?

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