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IL RACCONTO DEL BRIVIDO
IL R A C C O N T O DE L B R I VI D O
Preparando Halloween...
Ci mancavano le decorazioni per la festa di Halloween, e quello era il
negozio giusto. Marcy fu la prima a raggiungere l’ingresso: – Oh, guardate,
hanno dipinto le vetrine di nero! – disse.
Premette il viso contro il vetro, con le mani a coppa intorno agli occhi.
– Non riesco a vedere dentro! – esclamò.
Spinse la porta, che si aprì silenziosamente. All’interno, un’unica
lampadina sporca pendeva dal soffitto. Oscillava avanti e indietro,
lanciando ombre inquietanti sulle pareti.
– Ehi! C’è qualcuno? – gridò Chris.
Nessuno rispose. La porta sbatté dietro di noi. I nostri occhi si adattarono
all’oscurità. Il negozio era pieno di scaffali di legno che arrivano quasi al
soffitto, mentre il retro era inondato da un bagliore viola.
– Andiamo! – disse Marcy. – Questo posto è raccapricciante!
– lo voglio restare – si oppose Chris, dirigendosi verso gli scaffali.
– Scommetto che qui troveremo qualcosa di speciale per la festa.
Tutto aveva uno strano odore, come di muffa, e il pavimento era
bitorzoluto e irregolare.
Sentii qualcosa che mi scricchiolava sotto le scarpe, mi sembrava di
camminare sulle noccioline o roba del genere.
Mi chinai e scrutai il pavimento. E li vidi. Erano milioni. Milioni di viscidi
scarafaggi neri che brulicavano per tutto il pavimento.
Improvvisamente si accese una luce. Marcy si chinò per studiare gli
scarafaggi: – Plastica – annunciò. – Scarafaggi di plastica.
– Forte! Hanno preparato tutto il negozio per Halloween – dissi.
Entrambi ridemmo.
– Dov’è Chris? – domandò Marcy.
C
Mi piace CAPIRE Mi avvicinai piano a lei e le sussurrai: – Scommetto che si è nascosto
APIRE
dietro quell’angolo. Spaventiamolo, prima che sia lui a spaventare noi.
L’autore di questo Dietro l’angolo c’era sì qualcuno, ma non era Chris. Era il proprietario
racconto riesce a creare del negozio, l’uomo più strano che avessi mai visto. Aveva la testa calva,
un’atmosfera inquietante.
Leggi le domande e grossa e rotonda, la pelle unticcia. Indossava un mantello nero e lucente
sottolinea con colori che arrivava fino a terra.
diversi le rispettive parti Marcy m’infilò le unghie nel braccio e mi indicò qualcosa per terra,
nel testo. ai piedi dell’uomo. Era Chris. Giaceva lì, assolutamente immobile. Un
Quali frasi o espressioni rivoletto di sangue gli scendeva da un angolo della bocca.
fanno stare il lettore – Che cosa ha fatto a Chris? – urlai.
con il fiato sospeso? – Chris! – gridò Marcy. – Chris, stai bene?
Quali “scoperte” fanno – Andiamo, ragazzi. – gemette Chris. – Ehi, non vi pare che questo sangue
invece calare la tensione
dando al racconto tutto finto sia fantastico?
un altro tono? Robert L. Stine, Chi ha dormito nella mia tomba? , Mondadori
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