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La grammatica valenziale
Che cos’è il modello valenziale
Il modello valenziale non è un modo diverso di interpretare tutti
gli ambiti grammaticali, ma riguarda essenzialmente la sintassi, né
è una novità degli anni più recenti, visto che è stato elaborato dal
linguista francese Lucien Tesnière attorno al 1950, anche se la sua
opera fondamentale è stata tradotta in italiano solo nel 2001.
Anche in Italia, dagli anni 2000, il modello è stato comunque
proposto e sperimentato, con successo, in scuole di ogni ordine e
grado, non esclusa la primaria, e oggi l’interesse degli insegnanti e
la letteratura sull’argomento sono molto ampi.
Il modello valenziale propone una diversa rappresentazione del-
la frase, secondo la quale essa si costruisce intorno al verbo, ed è il
verbo, nella sua funzione sintattica di predicato, che “comanda”
e stabilisce quanti e quali elementi gli sono necessari per dare senso
alla scena che ognuno rappresenta.
Non c’è dunque un’unica struttura valida per tutte le frasi del-
la lingua, perché i verbi/predicati non hanno tutti necessariamente
bisogno degli stessi elementi e degli stessi rapporti di relazione con
essi, per rappresentare la propria scena.
Gli elementi necessari a un verbo per rappresentare la propria
scena, e realizzare quindi frasi di senso compiuto, sono chiamati
argomenti o valenze.
Verbi a zero, uno, due, tre o quattro
argomenti
Ci sono verbi che non hanno bisogno di
nessun argomento perché capaci di realizzare
scene senza l’intervento di alcuno: sono i ver-
bi che indicano fenomeni atmosferici (piovere,
nevicare, tuonare), per i quali non è necessario
neppure il soggetto. Si chiamano appunto verbi
a zero argomenti o zerovalenti e Piove è una
frase completa, di senso compiuto, pur essendo
formata dal solo predicato.
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