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RITORNO
A SCUOLA
Il mulo si chiamava Giardino e portava sui lati della pancia due
ceste piene di libri colorati. Erano di tutte le forme e dimensioni.
La ragazza, che si chiamava Celestina, lo ha fatto fermare in mezzo a
noi, ha sciolto le ceste dal mulo e le ha messe a nostra disposizione.
Ma noi eravamo così sorpresi che non sapevamo cosa fare prima:
scegliere i libri oppure coccolare il nostro nuovo ospite.
E Giardino? Lui stava lì con i suoi occhi grandi a guardarci tutti.
Sono andato subito da lui e, appena l’ho accarezzato, le sue narici
hanno cominciato a vibrare. Era contento... e pure io.
Siamo stati lì più di un’ora, tutti volevano toccarlo. Era una star! E
noi eravamo tutti i suoi fan.
La maestra ci raccontava che il progetto del bibliomulo, così si chia-
mava, permetteva alle scuole più lontane dalla biblioteca di avere
comunque a disposizione i libri, e che Giardino sarebbe venuto a
trovarci una volta al mese per rifornire le classi di libri nuovi. Noi
avremmo avuto il compito di accudirlo e fargli trovare dell’acqua e
qualche piccolo bocconcino per ricompensa.
Quando Celestina lo ha portato via, ognuno di noi è tornato in clas-
se con un nuovo libro. Abbiamo segnato sul calendario quale gior-
no Giardino sarebbe tornato, per farci trovare pronti ad accoglierlo.
Daniela Valente, Una vita da somaro, Coccole books
Il mulo è contento del suo incarico?
Leggi il racconto nella pagina seguente...
SCRIVERE
Ora riassumi brevemente la storia tenendo conto della struttura
del racconto.
All’inizio i bambini pensano di ..............................................................................
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Poi .........................................................................................................................................
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Infine ...................................................................................................................................
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