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nella scuola primaria CLIL
IL CLIL E LA SUA METODOLOGIA
CHE COS’È IL CLIL
La comunicazione nelle lingue straniere rappresenta una delle otto competenze-
chiave per l’apprendimento permanente che il Parlamento europeo e il Consiglio europeo
hanno individuato (2006/962/CE), con l’obiettivo di favorire pienamente la mobilità e
l’integrazione tra i cittadini del nostro continente.
A questo proposito il documento specifica: “La comunicazione in lingue straniere, ol-
tre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede
anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padro-
nanza dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere.”.
Su questa scia s’inserisce proficuamente il CLIL (Content and Language Integrated Learning),
una metodologia d’insegnamento caratterizzata da un duplice focus di apprendimen-
to: la lingua straniera è infatti considerata il veicolo mediante il quale acquisire contenuti
riferiti a un’altra disciplina di carattere non linguistico. In questo modo l’attenzione si rivolge
contemporaneamente ai contenuti disciplinari e alla lingua straniera veicolare.
L’utilizzo del CLIL, già obbligatorio nell’ultimo anno dei licei e degli istituti superiori, è stato
recentemente esteso anche alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado.
LA METODOLOGIA
La metodologia CLIL, introdotta negli Anni ‘90 in molti Paesi europei rivelandosi efficace
in una vasta gamma di settori educativi, si basa su fondamenti psicopedagogici alta-
mente significativi.
Costruttivismo: il bambino Social learning: l’apprendimento
costruisce le proprie conoscenze e è un processo interattivo e dinamico,
le rende personali combinandole che si sviluppa più efficacemente
con quelle pregresse nella cooperazione
Multiple intelligences: Cognitive learning: il bambino
non esiste un unico tipo CLIL apprende meglio quando le
di intelligenza, ma ognuno sue abilità di pensiero sono più
apprende in base a un sollecitate; ciò accade di fronte
proprio stile cognitivo a compiti sfidanti
Output theory: il bambino ha bisogno
di produrre sia il linguaggio orale sia
quello scritto in modo da raggiungere
un uso fluente della lingua straniera
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