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IL TESTO DESCRITTIVO
IL T E S T O DE S C RI T T I V O
LA DESCRIZIONE
L A D E S C R I Z I O N E
M
A
A
IC
DINAMICA
D
IN
Per le strade di Parigi
Fu al mercato di Les Halles. Tra le arance, i pesci, i grandi cesti di sedano e le alte
pile di rape novelle.
Lì, dove i venditori urlavano prezzi e i clienti si accapigliavano per la freschezza
del loro pane; in mezzo a carri di frutta e file di bancarelle colorate; nella folla che
pigiava tra cassette cariche di uva, meloni e fagiolini.
Lì, nel mercato mattutino di un giorno di primavera.
Paul lo vide: era Cacciato, senza dubbio.
Era solo. Guance rubiconde e un sorriso felice. Un cesto di vimini appeso al braccio.
Sempre paffuto, sempre roseo, sempre giovane, sano e ben vestito. Lo stesso cranio
senza capelli sul retro. Un po’ più grosso di come se lo ricordava. Occhi da passero.
Ruminante chewing-gum, leale, goffo.
Fermandosi di tanto in tanto a tastare un melone o una lattuga, Cacciato si muoveva
agile tra la folla. La gente gli sorrideva e gli faceva cenni di saluto.
Non sembrava avere fretta. Si fermò una volta a comprare banane, un’altra volta a
comprare pesce e salsicce. A ogni bancarella, i venditori avevano parole gentili per
lui e Cacciato sorrideva, salutava, proseguiva.
Paul lo seguì a distanza.
Restando tra la folla, fece la sua stessa strada fino alla Fontana des Invalides.
Lì Cacciato si fermò, tirò fuori una baguette, la spezzò a metà e cominciò a dare da
mangiare ai piccioni. Metodicamente, come se stesse svolgendo un lavoro, spargeva
le briciole finché tutto il pane fu finito, poi raccolse il suo cesto e camminò per una
sfilza di strade tortuose verso un’altra zona di Parigi.
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