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AVVIO AL RIASSUNTO
TECNICA DELL’ELIMINAZIONE - Proposta 3
In questo caso la tecnica dell’eliminazione viene applicata a un racconto dialogato.
Lo scopo è quello di far notare alle bambine e ai bambini che, se in una lettura lo
scambio di battute tra due personaggi rende il racconto più interessante e gradevole,
nel riassunto questo aspetto non è importante perché non incide sui fatti: riassumere,
infatti, significa raccontare in breve gli avvenimenti essenziali.
Per questa attività sarà opportuno proporre un lavoro collettivo, con l’obiettivo di
affrontare insieme la trasformazione del discorso diretto in discorso indiretto.
In particolare, attraverso questo brano potremo focalizzare l’attenzione su:
• l’uso della congiunzione che per introdurre il discorso indiretto (valutiamo se consi-
derare anche l’uso del di);
• l’uso dei tempi e dei modi verbali, che potranno passare dal presente al passato e
dall’indicativo al congiuntivo.
Testo per la sola lettura
Il dromedario e il cammello
Un giorno il dromedario disse al cammello: – Amico, ti compiango. Permetti che
io ti faccia le mie condoglianze.
– Perché? – domandò il cammello. – Non sono mica in lutto.
– Vedo – proseguì il dromedario – che non ti rendi conto della tua disgrazia. Tu sei
chiaramente un dromedario sbagliato per eccesso: hai due gobbe anziché una sola.
Ciò è molto, molto triste.
– Prego... – disse il cammello. – Io non volevo dirtelo per delicatezza ma, visto che
sei entrato nel discorso, sappi invece che la disgrazia è tua. Tu sei chiaramente un
cammello sbagliato per difetto: difatti hai una sola gobba anziché due, come dovresti.
La discussione continuò per un bel pezzo, e i due animali stavano già per venire
alle mani, anzi alle gobbe, quando passò di lì un beduino.
– Chiediamo a lui chi di noi due ha ragione... – propose il dromedario.
Il beduino li stette ad ascoltare pazientemente, scosse la testa e rispose: – Amici
miei, siete sbagliati tutti e due. Ma non nelle gobbe: quelle ve le ha date la natura,
il cammello è bello perché ne ha due e il dromedario è bello perché ne ha una
sola. Siete sbagliati nel cervello, perché non l’avete ancora capito.
Gianni Rodari, Il libro degli errori, Einaudi Ragazzi
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